In albergo, sorpresa!
Data: 31/10/2017,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: bogol, Fonte: Annunci69
Sto in una stanza d'albergo, sono qui per lavoro e sono in camera con G. E' un caro amico, anche lui è un porco, come me, solo che lui è MOLTO più maschio di me. Mi è capitato di fargli qualche pompino in passato, ma sempre con me come maschio passivo, non come travestito. Una volta abbiamo parlato del mio vezzo di travestirmi, ma non ho mai avuto occasione di mostrargli il mio aspetto da troia.
Stavolta però ho deciso di non farmelo scappare, sono anni che ci penso, che sogno di farmi scopare da lui. Ha un cazzo bello grosso, dritto e massiccio, e il ricordo delle volte che l'ho preso in bocca mi ha sempre perseguitata. Adesso che ho l'occasione sarà mio!
Mi sono preparata con la massima cura: depilatissima, profumata, con la pelle liscia e candida, molto femminile. Ho indossato le calze autoreggenti, un bustino con reggicalze, il perizoma, e le scarpe col tacco a spillo, il tutto completato da una bella parrucca nera con la frangetta. Mi guardo allo specchio, sono perfetta, un fisico stupendo e arrapante, come sempre. E sono arrapata dal pensiero di quello che sto per fare.
Un po' sono anche preoccupata, lui potrebbe anche prendersela male e cacciarmi o picchiarmi. Ma non credo, so che è un vero porco, uno scopatore, un vero maschio, di quelli che non si tirano mai indietro davanti a un culo liscio e voglioso.
Io sono una puttana, passiva e affamata di cazzi, lui invece è uno di quei tori che sciupano una femmina a sera, so che ha un vasto giro di donne. ...
... Insomma la fica non gli manca, ma per i tipi come lui l'importante è scopare, e credo che un bocconcino appetitoso come me non gli dispiacerà. In fin dei conti a pecorina sono davvero invitante, me lo hanno detto sempre tutti, e me l'hanno anche dimostrato con il loro arrapamento!
Basta, non vedo l'ora che G. rientri, sarà la mia prova del fuoco, sarà come passare un esame.
Sono tutta emozionata, oltre che arrapata. Spero di piacergli...
Sento aprirsi la porta, mi vado a piazzare velocemente di spalle contro la finestra, in fondo alla camera, così mi può vedere appena apre la porta. La stanza è in penombra, ma ci si vede abbastanza bene, ho lasciato acceso uno dei lumi di fianco al letto.
La porta si apre e G. entra. Io sto ferma, dandogli le spalle, appoggiata su una gamba, in silenzio.
"Oh scusate... ho sbagliato stanza..." mormora lui con tono sbigottito. Segue del silenzio, in cui senza dubbio si sta rendendo conto che la stanza È quella giusta.
"Ma chi sei?" dice.
"Perché non chiudi quella porta e vieni a vedere?" rispondo sottovoce, con tono troiesco.
"Mannaggia..." esclama, ha capito chi sono!
Sento la porta che sbatte e lui che si avvicina piano.
"E qui c'è un tesoro..." dice sbalordito, "questa è una rivelazione."
"Ti piaccio?" chiedo, sempre sottovoce, e sempre con voce troiesca.
"Cazzo... per la... e certo che mi piaci! Che gambe! Che culo! Fatti vedere!"
Mi gira intorno, per ammirarmi meglio, sembra che io stia superando l'esame. ...