1. Messaggio anonimo [ pt. 3 ]


    Data: 24/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: alchest

    "Potresti non guardarmi con quegli occhi, per favore? Sono preoccupato per te e mi spiace averti messo in questa situazione"
    
    "Sono spaventato, Manu. Ci siamo visti tre o quattro volte e mi ritrovo con uno stalker che conosce i nostri movimenti e scrive il mio numero di telefono in giro. Io sono tranquillo con la mia sessualità, non ho problemi se vien fuori che vengo a casa tua a succhiarti il cazzo ogni mattina. Non me ne frega nulla, ok?" Prese una piccola pausa, forse perché si era accorto che stava alzando il tono della voce. Ma la sua rabbia era comprensibile, quindi lo lasciai parlare senza interromperlo. "Non mi importa se vengo beccato, ma mi importa che nessuno venga messo di mezzo. Non voglio che i miei genitori vengano messi di mezzo, che debba chiamare dei carabinieri o qualcuno per difendermi da un anonimo qualsiasi che segue i tuoi o miei movimenti. Perché ricordalo: ancora non sappiamo se segue me o te. Se seguisse te? L'etero perfettino che si scopa i ragazzini.. Sembra quasi che io mi stia preoccupando per entrambi" "Non è così" lo interruppi. "Non è affatto così, Giancarlo io sono preoccupato ma per te. Ora sinceramente è vero, a me stesso non ci sto pensando ma non è un tuo problema ok? Voglio che tu stia al sicuro e se non sei con me non posso saperlo, io so difendermi..
    
    Tu no" "Che ne sai tu? Conosci ben poco di me" "Conosco fin troppo.. Ti ho capito e lo sai, ho capito che ti diverti a fare il ragazzino figo ma dentro sei tanto fragile e questa ...
    ... cosa mi piace da morire. Voglio che nessuno ti tocchi. Solo io posso, nessuno può farti bene o male, ti darò io tutto quello di cui hai bisogno. Va bene?" Seguì un lungo silenzio, mentre lo guardavo negli occhi e lui arrabbiato fissava fuori dal finestrino. La sua gamba batteva nervosa, il piede ticchettava e la mano stringeva il pantalone attorcigliando un filo della cucitura. Aveva i nervi a fior di pelle e volevo tanto farlo calmare, così lo presi per il collo e lo tirai a me senza dire altro. Lo strinsi forte, tanto che sentivo il suo cuore palpitare. "Stai da me questa notte" lui non mi rispose. Ma dopo pochi minuti tirò fuori il telefono dalla tasca scrivendo alla madre "Dormo fuori". Tenendomelo poggiato alla spalla, misi in moto l'auto e partii verso casa mia. Salimmo le scale ed entrammo in casa, erano quasi le 23 e non sapevo se il giorno dopo avrebbe avuto impegni. Non sapevo se avrebbe avuto l'università, un lavoro. Effettivamente era vero, conoscevo poco di lui. Non aveva ancora parlato, si era seduto sul divano prendendo un cuscino e stringendoselo addosso. "Hey vuoi qualcosa? Vuoi fare una doccia, guardare un film?" gli proposi appoggiando un ginocchio al divano. "Non so.. Guardiamo un film?" "Certo.. Sceglilo. Ti faccio una tisana? Io me la faccio rilassante" "Certo, volentieri".
    
    Rimase ancora un pò freddo per tutta la serata, ma era comprensibile perciò mi limitai a stringerlo a me tutto il tempo finché non si addormentò a circa metà film. Aspettai finisse ...
«1234»