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A caccia - capitolo 4 - la carne di bisonte
Data: 25/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: anonimo21
Il giorno dopo preparai a casa mia dell'insalata e due fiorentine. Ci eravamo accordati per le 20.30 e, puntuale, arrivai al suo appartamento con la cena pronta. Trovai tutto apparecchiato e subito ci sedemmo a tavola. Mangiò la carne in un attimo leccandosi i baffi e nel frattempo bevemmo una bottiglia di nero d'avola. A fine cena le bottiglie vuote erano due ed eravamo entrambi abbastanza brilli. Pone si alzó dal tavolo e mi disse di accomodarci sul divano. Il suo atteggiamento sembrava cambiato. La simpatia delle ultime settimane aveva lasciato il posto all'uomo serio e duro che avevo incontrato la prima volta al cancello. Gli chiesi: "Allora mi fai vedere a cosa è dovuto questo Pone?" Pone: "Sei sicuro di volerlo vedere?" Io: "Credo di si" Pone: "Credi? Devi esserne sicuro perché dopo non potrai più andare dietro!" Io: "Forse volevi dire che non si torna più indietro?" Pone: "Intendevo dire esattamente quello che ho detto. Sai, si tratta di qualcosa di sessuale..." Io: "Ok Pone, spara!" Pone: "Pone è l'abbreviazione di Filippone. I miei amici cominciarono a chiamarmi così a 17 anni, quando cominciai a rompere buchi con il mio cazzone." Mentre lo diceva si toccava il pacco e stirava il tessuto dei pantaloni beige che indossava. C'era una protuberanza enorme (che ovviamente avevo già notato da tempo) ma abbassai lo sguardo verso il cavallo dei suoi pantaloni con fare curioso e finsi sorpresa guardandolo. Con fare molto teatrale deglutii e, ...
... portando un ginocchio sopra il divano verso Pone, risposi che ero contento per lui. Mi rispose che quella era la sua benedizione e al tempo stesso la sua dannazione perché solo in pochi non si tiravano indietro quando lo vedevano e che, spesso, doveva accontentarsi di un pompino. Non mi ero, di certo, lasciato sfuggire quel "pochi" e lo sottolineai. Mi rispose così: "Mario io sono gay. Spero che per te non sia un problema". Avevo deciso di interpretare la parte della santarellina. Per quel che lo conoscevo ero abbastanza sicuro che la cosa lo avrebbe eccitato maggiormente. Gli risposi, quindi, che ero sempre stato solo con ragazze e che non ho nessun pregiudizio verso gli omosessuali ma non sarei mai andato con un uomo. Naaaah scherzo! Ahahah Dopo aver detto di non avere pregiudizi dissi che avrei voluto provare da tanto tempo con un uomo ma che non sarei mai andato col primo che capita. La saltuarietà dei miei incontri, il fatto che non avessi rapporti completi da tempo e la grande elasticità del mio sfintere, infatti, mi permettevano di poter interpretare il ruolo del verginello senza destare troppi sospetti. Percepii un nuovo cambiamento nel suo atteggiamento: si ammorbidì nuovamente e ricominciò a sorridere. Mi disse che non c'era nulla di male ad andare con un altro uomo (E lo dici a me? Ahahah). Poggiò una delle sue mani sulla mia coscia. Le sue mani erano stupende. Le avevo notate la prima volta che mi aveva tenuto il cancello. Erano molto grandi e ben ...