1. 50 sfumature di tac


    Data: 26/09/2019, Categorie: Prime Esperienze Autore: Er-duca, Fonte: EroticiRacconti

    Premessa:non sono l autore dello scritto ma come da richiesta della mia amica ricevo e pubblico. Eccomi. 50 anni e un'isterectomia dopo la quale mi sentii prima poco femminile, poi più libera. Libera di essere la donna che volevo. Ora a mesi di distanza una tac totale per i soliti controlli. Eccomi in ospedale, calzoni neri attillati, sotto un perizoma e un reggiseno nero, maglia bordeaux svasata. Sentirsi bella nonostante tutto. Aspetto il turno, ecco che arriva l'infermiere. Un uomo di mezza età come me, un po' in carne, con occhi gentili ed un fare simpatico e un po' sornione. Entro e mi dice le solite cose di prassi: "Può entrare in bagno e levarsi collana, reggiseno e tutto ciò che può essere metallico". Io, disinvolta, mi sfilo il reggiseno da sotto la maglia, lui mi guarda divertito. Dice "Così si fa prima eh ?" e mi strizza l'occhio. Levo il resto e dopo le pratiche mi accompagna alla stanza della tac. Macchina grande in una stanza enorme che lascia sempre un emozione asettica e fredda. Mi chiede di stendermi, poi però mi ferma e chiede se i calzoni hanno la zip. Dico di sì. Allora devo calarli fino al ginocchio. Mi ritrovo in perizoma a salire sul lettino con lui che osserva divertito. Sono leggermente imbarazzata, ma poi sogghigno dentro di me e mi dico "Tutto sommato sui coetanei faccio ancora un certo effetto" poi lui mi porta il lenzuolo x coprirmi e mi sfiora la gamba con la mano ed io lascio andare un sospiro leggero. Il contatto della mano di un uomo. Il ...
    ... riflesso è involontario, sento anche inumidirmi sotto. Tac effettuata mi si avvicina prende di nuovo il lenzuolo, sfiorandomi, di nuovo un leggero gemito. Si pone con il lenzuolo di fronte alla porta e mi dice che mi copre per evitare che altri mi possano vedere, ma lui mi fissa e non mi leva gli occhi di dosso. A quel punto non so cosa mi sia preso, avevo voglia, desiderio di maschio, mi alzo e per tirarmi su i pantaloni mi giro e gli mostro il culo, dopodiché mi rigiro e gli sorrido. Anche lui mi sorride. Parlo col dottore e vado via. La giornata continua normale tra lavoro e casa. Il giorno dopo mi arriva una telefonata dall'ospedale, mi chiedono se posso andare a rifare la tac perché c'era stato un guasto al macchinario e devono ripetere l'esame, si scusano tanto e mi chiedono se posso andare con l'ultimo turno, mi avrebbero fatto l'esame dopo l'orario di lavoro x evitare di creare file. Dico di sì, tanto non avevo impegni la sera. Stavolta ho un vestitino leggermente sopra il ginocchio, calze autoreggenti e perizoma. Non so cosa mi avesse preso, ma mi sono detta "Magari ritrovo lo stesso". Quando arrivo stanno andando via quasi tutti, c'è solo un ultimo paziente che sta salutando e mi passa accanto mentre io entro. Le infermiere ed i dottori si salutano, rimangono il dottore e l'infermiere del giorno prima, entriamo tutti e tre nella stanza fredda della tac. Beh ora un po' mi vergogno, perché il dottore non lo avevo proprio calcolato. "Bando alle formalità" mi dice ...
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