1. Come un temporale.


    Data: 31/10/2017, Categorie: Lesbo Autore: poison_trad, Fonte: RaccontiMilu

    ... maglione di lana nero pece, addossato ad altre non so quante magliette, è ormai pieno zeppo d’acqua piovana. I jeans seguono quest’ultimo. Forse, e dico forse, si sono salvati i calzettoni, racchiusi in due anfibi ad altezza caviglia, mezzi consumati, con quel nero carbone sbiadito come colore, tutti semi slacciati. Arrivate alla macchina, attendendo l’apertura della centralizzata, mi permetto di sfoggiare un timido segno di brivido. Subito dopo mi fiondo sul sedile, richiudendo la portiera. Inizio a strofinarmi le mani, cercando invano di scaldarle. Poi scatto sull’attenti. “Cazzo! Ma così te l’infradicio tutta sta macchina Ade!” la guardo sconcertata. Con disinvoltura, inserisce la chiave nel cruscotto mettendo in moto. “Scaldati cretina.” sorride e ingrana la prima.<If You Think This Song Is About You, It Probably Is> scorre sul monitor dell’autoradio. Una canzone bella carica, a parer mio adatta alla situazione. O a quella che si verrà a creare. Volendo. “Non sapevo ascoltassi i D.R.U.G.S.” continuo a guardare la strada. Per quanto si riesca a vedere dal parabrezza inondato, con tanto di tergicristalli impazziti. “Ti stupisco sempre di più eh?” sorride. “Li ascolto dal loro primo album. Diciamo che le loro canzoni mi invogliano a del sesso. Violento per precisare.” rimango impietrita al sentire quella frase inaspettata. Diciamo che la mia domanda non alludeva in qualcosa a base sessuale (o almeno, credo.). Una risatina di compiacimento fuoriesce dalle mie labbra ...
    ... socchiuse. “A me soprattutto questa.” Mantenendo il discorso appena intrapreso. Inizio a bacchettare sul cruscotto con l’interno degl’indici, seguendo il ritmo della canzone. “Quelle dita potresti usarle meglio. Invece che tartassartele così.” Un sorriso malizioso riempie d’espressione il suo viso pallido. Infila le dita tra i capelli, scostandoli alle sue spalle, all’indietro. Colgo la sfida, se sfida possiamo chiamarla. “Come vuoi tu. Cerca solo di mantenere salde le mani al volante.” Appoggio la mia mano sinistra sul freno a mano, mentre con la destra intrappolo la parte sinistra del suo viso. La mia lingua scorre lenta e bollente sul suo collo ancora bagnato. Sento i suoi brividi sulle papille. Annuso con foga il suo odore, così dolce ed eccitante. Accompagnato nuovamente dal suo primo forte respiro. “Mi rendi le cose difficili.” Dice a fatica, ma ancora abbastanza contenuta. “E’ molto più bello fare le cose complicate, che farle facili finendole in fretta.” I miei denti affondano gentili nella sua carne. Mentre le dita stringono quasi graffiando la sua guancia arrossata d’imbarazzo. Inizia a contorcersi lentamente, anche se sento che non vuole che io me ne accorga. Il suo respiro ormai non inganna. E’ tutto mio. E’ mio succube. La mia lingua, assistita dalle mie labbra altrettanto carnose e pallide, cominciano ad assillare impetuosamente il suo orecchio. Insisto nel farle sentire il mio respiro eccitato e determinato. “Mi piace il gusto che hai. Sa di eccitazione.” Le sussurro da ...