1. La segretaria del dentista


    Data: 27/09/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: PifferaioMagico

    Da un po' di tempo il mio dentista aveva assunto una segretaria che solleticava non poco il desiderio erotico di noi pazienti. Elena, una moretta piuttosto alta, capelli lunghi raccolti in una coda, aveva le curve al posto giusto e il sorriso sempre malizioso. Ciò che turbava i clienti, già in ansia prima di finire sotto i ferri del dentista, era il suo modo di accoglierci in studio. Sotto il camice bianco da assistente, si intravedevano delle minigonne da urlo e delle gambe fasciate da velati collant in tinta unita. Nonostante il contesto medico, la giovane amava indossare scarpe con il tacco alto: certi giorni erano décolleté nere, altri giorni stivaletti in pelle, raramente delle Michael Kors con il tacco appena più basso. Truccata con discrezione (rossetto rosso scuro, matita appena accennata), la moretta - che a occhio poteva avere non oltre i 25 anni - completava il quadro con orecchini pendenti mai volgari e talvolta con occhiali da segretaria che rendevano impegnativa l'idea di reggere il suo sguardo. Qualche giorno fa Elena mi accoglie sulla porta. β€” Ah, è lei dottor XYZ... Buongiorno! Venga, si accomodi. Aspettavo la signora De Carlo ma forse è in ritardo. β€” Buongiorno Elena, sono passato senza appuntamento perché volevo far vedere questa gengiva al dottore. β€” Che cos'ha la sua bocca che non va? β€” mi risponde, lasciandomi sorpreso per quella piacevole invadenza. β€” Non so bene... Da questa notte ha iniziato a farmi male e mi sembra un po' gonfia. Con finta ...
    ... perplessità, la ragazza si aggiusta il camice e mi squadra per una frazione di secondo. In un lampo scorre dall'alto in basso con lo sguardo, per poi ritornare su di me. β€” Eh in effetti le parti rigonfie vanno controllate per bene. Deglutendo (e forse arrossendo anche un po') mi accomodo in sala d'attesa, dove un signore anziano si è leggermente assopito leggendo un "interessante" rivista medica. Ne approfitto per spippolare un po' sul cellulare, guardando la posta e qualche notifica dai social. Cinque minuti dopo Elena compare sulla porta. Le sue gambe fasciate dalle calze di nylon sono un trampolino verso il paradiso. β€” Signor Cosimato, tocca a lei... Venga! β€” dice rivolto all'uomo seduto di fronte a me, anche se dicendo "venga" incrocia il mio sguardo. β€” Ah grazie! β€” risponde lui, alzandosi con piglio inaspettato. Rimasto solo e ottenebrato dai tacchi a spillo e dalla minigonna sotto il camice, socchiudo gli occhi lasciandomi trasportare dall'immaginazione. Intravedo nella mia mente Elena che si inginocchia ai miei piedi, sfiorandomi con le dita laccate i pantaloni all'altezza del basso ventre e sussurrando parole del tipo "controlliamo un po' questa parte rigonfia...". In quella specie di dormiveglia faccio in tempo a squadernare il mio uccello muscoloso che... la porta si riapre! β€” Tutto bene, dottor XYZ…?? β€” mi chiede lei, con espressione indagatoria. β€” Ss... sì β€” balbetto io β€” Tocca a me? β€” Non ancora… Prego signora De Carlo, si accomodi pure. Sono da lei tra qualche minuto. ...
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