La segretaria del dentista
Data: 27/09/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: PifferaioMagico
... Nella saletta d’attesa dove sto aspettando da solo, entra la signora De Carlo. Una milfona bionda come se ne vedono poche in giro. Ha una classe da modella, da contessa mi viene da pensare. È alta, elegante, dai modi educati ma erotici. Inforca tra i capelli color miele un paio di occhiali da sole neri che esaltano ancora di più il suo viso nordico. La signora si presenta dal dentista con un giacchino di pelle color cammello, scollato davanti e corto a vita. La minigonna, anch’essa di pelle, è nera, come le calze che le avvolgono due gambe stupende. Gli stivali neri tacco dodici sotto il ginocchio completano un quadro che risveglierebbero un paziente dall’anestesia totale. — Buongiorno — mi dice lei con fare educato, guardandomi distrattamente. — Buongiorno — rispondo io, con la salivazione un po’ in difficoltà. A quel punto inizia a rovistare morbidamente nella sua borsetta, da dove estrae un cellulare bianco. Dopo qualche secondo di digitazione, alza lo sguardo verso di me chiedendomi: — Le dispiace se ascolto un messaggio audio? Ho lasciato in macchina gli auricolari… — No si figuri, faccia pure. Dalla chat di WhatsApp parte una voce femminile con accento filippino: “Signora le avevo lasciato sul letto le cose stirate… Ci sono quelle due camicette che ho lavato e quelle mutandine nere che mi aveva dato ieri sera. C’era qualche macchia di bianco ma sono riuscita a fare andare via tutto. Avevo capito che le voleva mettere stamattina… Forse si è dimenticata”. La signora ...
... “contessa” rialza lo sguardo al mio indirizzo. Questa volta sorride con un’espressione imbarazzata. — Mi dispiace, non pensavo proprio che la mia cameriera… — Ma no — dico io — sono cose che succedono. Lei guarda verso il basso e rimette il cellulare nella borsa. Io decido di giocarmi il tutto per tutto, con leggera vena poetica. — La vita è fatta anche di piccoli dettagli. Tra questi, c’è anche il fatto di dimenticarsi le mutandine. La signora De Carlo fa una faccia come per dire “Ho capito bene?”. Poi inclina leggermente la testa di lato e mi guarda con degli occhi indagatori. — Lei pensa che io abbia dimenticato di indossare le mutandine? A questo punto sono io ad arrossire. Ma mi riprendo in pochi istanti. — Più che un pensiero, la chiamerei una speranza. Per un attimo la contessa reclina il capo all’indietro e spalanca la bocca in modo sensuale. Poi si fa seria e dice: — Perché restare con un dubbio del genere a quest’ora del pomeriggio? Con movimento impercettibile, la milf bionda si centra sulla sedia e allarga piano piano le cosce guardandomi negli occhi. Le sue mani scorrono dalle ginocchia verso l’inguine, facendomi pompare il sangue a ritmi per me inediti. Dopo qualche secondo di lento apri-e-chiudi, la vedo. Poco sopra il bordo delle autoreggenti. Una figa di classe, degna di cotanta padrona. La signora appoggia il dito indice della mano destra sul clitoride e poi muove con delicatezza le altre dita verso l’interno delle labbra, con piccole rotazioni circolari. Uno ...