1. Julia


    Data: 28/09/2019, Categorie: Etero Autore: Wthinking

    ... l’orologio, che si tolse immediatamente, i seni gonfi e le sue mani su essi a contenerli. Le mani lentamente andavano più giù…
    
    I vestiti in un baleno vennero via e i loro corpi rosei erano schiacciati, le sue tette bianche sul suo petto e le parti basse a diretto contatto, un continuo sfregare e la temperatura sempre più alta nella stanza. Matteo ora era insaziabile e con la lingua partendo dal seno si diresse in mezzo allo sterno, fino a farle contrarre la pancia quando si avvicinò all’ombelico. Un ventre veramente asciutto tutto da baciare e il monte di Venere che lo aspettava. Tornò velocemente su a baciarla ancora umidamente, lei sorrise e con la mano in maniera disinvolta lo rimandò verso le parti basse, come a volergli dire “Dai leccamela, fammi impazzire”.
    
    La lingua di lui ora girava come un mulinello tra il suo clitoride che cominciava a dare segni di vita, le grandi e le piccole labbra, ogni tanto qualche pausa nell’interno coscia, ma lei lo rimetteva subito all’opera, golosa di piacere e lui un po' si divertiva ad interrompere il suo piacere per dedicarsi ad altro, mentre le dita continuavano a fare su e giù, l’indice rivolto verso le pareti alte a spingere, poi movimenti più rilassati e colpi più assestati, poi con due dita aggiungendo il medio e lentamente il suo piacere si gonfiava dentro. Il palmo della mano sfregava sul clitoride e ogni tanto la lingua spazzolava dove poteva mentre lei cominciava a mugugnare tra rantoli e frasi dolcemente porche. La sua ...
    ... figa era sempre più bagnata e sempre più rilassata, caldissima e si contraeva piacevolmente sotto le sue dita, la lingua ora era diretta sul bottoncino rigonfio e pieno di pieghe e una ad una le perlustrava con avida lussuria. Lei era quasi pronta per venire, il medio e l’anulare ora sempre più velocemente facevano il loro compito e sotto i polpastrelli di Matteo le pareti interne si gonfiarono sempre di più, dopo qualche minuto lei si trasformò in un idrante allagando tutto contorcendosi dalla goduria.
    
    Matteo pensò di essersela cavata con poco, Julia gradì moltissimo la sua capacità a manipolarle il fiore e condurla al totale piacere, ma seguirono altre 4 ore di sesso intenso, sfiancante e ingordo, dove lei concesse tutto quello che poteva e lui generosamente non si risparmiò nulla riuscendo a farle raggiungere ripetuti orgasmi, urlando tutto quello che sfacciatamente gli passava in testa, un dirty talk veramente spinto che non fece che aumentare a dismisura il livello erotico e di coinvolgimento di quella bellissima notte di sesso.
    
    Le bustine dei preservativi si accumularono e quel che resta di quella notte furono la vista delle pale del ventilatore, incastonato sullo specchio, che riflesse per lunghe ore l’incontro di 2 anime vaganti, alla ricerca di affrancarsi dalle invisibili catene del pudore, che troppo spesso blindano il nostro essere selvaggi.
    
    [dalle casse stereo del Motel] La neve tornerà come un pretesto dipinta e sempre finta, e tu la irridi, la lusinghi ...