La disperazione del mister p.1
Data: 29/09/2019,
Categorie:
Sentimentali
Autore: Lucido De Lirio
... non era difficile intuire che il sesso tra allenatore e calciatrici era assolutamente fuori luogo. Al primo incontro nello spogliatoio mi presentai alle ragazze: erano dieci, tutte tra i venti e i venticinque anni, tutte carine e, particolare non secondario, avevano scelto di chiamare la squadra “Le Conigliette”, ovviamente ispirandosi a quelle della famosa rivista. Dopo le presentazioni, misi subito bene in chiaro le cose. Indicai lo stanzone in cui eravamo e dissi: - questa è la mia area tecnica, io non oltrepasserò mai quella linea. Indicai la soglia che immetteva nell’altra stanza, dove c’erano i bagni e le docce. - in quest’area vi chiedo almeno reggiseno e mutandine. Di là potrete spogliarvi come volete. - ma, mister, per noi non c’è problema. - la tua presenza non ci crea nessun fastidio. - sei uno di noi. - sei del gruppo. - non insistete, ragazze. Credetemi, è meglio mantenere questa demarcazione. Si adeguarono e iniziammo la preparazione. Poi le prime partite ed i primi incoraggianti risultati. Dieci in realtà erano anche troppe, dato che si gioca in cinque e non servono tante riserve. Ma mi sembrò sgarbato allontanarne qualcuna, sfoltire la rosa, come si usa dire. Individuai presto quelle più dotate, le titolari. Promisi però che avrei fatto giocare tutte. Del resto lo facevano per divertirsi. Non erano per niente male. Ci sapevano fare, più a meno tutte. Tranne Elisa, la più giovane, ma la più brava. Veramente un altro livello. La scelsi come capitano della ...
... squadra. Venti anni ma già smaliziata e con buona tecnica individuale. Fisico ben proporzionato, forte e muscoloso per una ragazza, faccia un po’ mascolina, capelli corti rasati sulla nuca e sulle tempie. Due occhi neri penetranti e maliziosi. Brava e carismatica, ma egoista. Tendeva sempre a giocare da sola, a voler strafare e subiva regolarmente i miei rimbrotti. - Elisa, tu hai potenzialità veramente al di sopra di questo torneo amatoriale. Mi meraviglio che non ti sia mai dedicata a giocare a livelli più alti. - Mister, ci ho provato, ma non fa per me. Non mi piace essere comandata, voglio divertirmi e giocare come piace a me. - eh, peccato, la disciplina tattica è fondamentale, Elisa. Anche in una squadra di amiche, anche in un torneo amatoriale, ricorda sempre che il calcio è gioco di squadra. In una partita mi stava veramente esasperando per la sua testardaggine. Nell’intervallo le feci una bella lavata di capo. - Elisa, oggi stai davvero esagerando. Sei la mia disperazione. Se non cambi, io ti cambio. - ma mister, stiamo vincendo. - lo so, ma la partita non devi vincerla da sola. Siete una squadra. Quando hai due avversarie su di te, pensa che una tua compagna è libera. Alza la testa e apri il gioco, poi vai a smarcarti per ricevere. Per rimarcare il concetto lo condii con qualche esclamazione che preferisco non riportare. Il discorso ebbe il suo effetto. Elisa si mise al servizio delle compagne e le compagne la servirono altrettanto bene. Stravincemmo. Fermai Elisa mentre ...