1. La disperazione del mister p.1


    Data: 29/09/2019, Categorie: Sentimentali Autore: Lucido De Lirio

    ... usciva dal campo. - hai visto? Hai capito la lezione? In campo disciplina e rispetto delle regole sono fondamentali. Devi fare quello che ti dico. - ok, mister, lezione capita! Poi aggiunse con un sorriso malizioso - e fuori dal campo? - fuori? Che vuoi che ti dica. Mica sono tuo padre. Fai quello che ti va. Elisa era una strega. Si appropriò di queste parole e me le fece ritornare contro come un boomerang. Appena entrata nello spogliatoio, si spogliò. Completamente. Nuda. La guardai esterrefatto, senza riuscire a fare a meno di ammirarla. Oltre ad avere un bel corpo aveva anche un piercing sul clitoride, un anellino d’oro. Evidentissimo, dato che era completamente depilata. Non riuscivo a guardarla negli occhi. Il mio sguardo finiva invariabilmente in basso, attratto da quel luccichio. - Elisa! Ma che significa? Ti ho appena richiamata al rispetto delle regole e tu … - ma hai anche detto che le regole valgono solo in campo e non fuori. Qui siamo fuori. Che strega! - ma perché, poi … che senso ha questa esibizione? - mister, non te la prendere. Questa cosa di spogliarci di là ci dà un po’ fastidio. Restare in mutande e reggiseno, toglierli di là e non avere dove posarli, fare la doccia portandosi la biancheria pulita che, idem, non sappiamo dove mettere. Sarebbe più semplice se ci lasci spogliare e rivestire qui. Niente di che. Le altre annuirono e confermarono. - va bene, allora vuol dire che io aspetterò fuori. - No! dai … tu sei dei nostri, lo spogliatoio è il cuore del ...
    ... gruppo. La squadra nasce e si cementa qui. Ce lo hai detto tante volte. Giunsi le mani quasi come in preghiera e assunsi un tono supplichevole - ragazze, ma che volete da me? - niente, mister. Solo che stai con noi come al solito a commentare e analizzare la partita. Mentre Elisa finiva la frase le altre si spogliarono tutte. “Dieci ragazze per me posson bastare …” Eh, caro Lucio. Avrei voluto vedere te con dieci giovani e belle ragazze tutte nude, restare calmo a parlare di calcio. Non ce la feci. Parlammo un po’ ma ero troppo distratto. Più che altro sofferente per l’erezione strozzata nei pantaloni. Mi serviva una scusa per uscire. - ragazze, devo calmarmi un po’. Vado a fumare una sigaretta. - ma tu mica fumi, mister? - … allora mi faccio una birra. - ah, ottima idea, perché non ne porti qualcuna anche a noi? Uscii. Appena fuori, incurante che potesse vedermi qualcuno, mi infilai una mano nei pantaloni e mi sistemai meglio. Sospirai. Quando tornai dentro erano ancora tutte nude a parlare, a spintonarsi scherzosamente commentando le giocate e gli errori e a darsi pacche sul sedere. Ormai avevano deciso di portarmi verso la dannazione. Posai le lattine sul tavolo. Elisa mi si avvicinò, mi prese la mano, che teneva la lattina da cui stavo bevendo, e la portò verso la sua bocca. Mi guardò fisso negli occhi e pose le sue labbra dove erano appena state le mie. Bevve una lunga sorsata, si leccò le labbra e sorrise soddisfatta. - grazie mister. Ci voleva proprio. - Elisa, ti prego. ...
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