1. Ma che gli stavi facendo a quello? sembrava una pompa!


    Data: 29/09/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: FringuellinoCaldo

    ... intenzione di fare una cosa a tre, per stare tranquilli saremmo andati in una casa di sua proprietà. Ovviamente subito non dissi di no, non potevo, ma quando mi rivelò il nome del suo amico gli chiesi di lasciar perdere. Era uno che conoscevo bene, un cugino di mio padre, che frequentava abbastanza assiduamente grazie alla parentela e ad alcune passioni comuni. Tra l’altro non mi era simpatico, una persona cattiva, un tipo violento e mi faceva paura, ero sicuro che mi avrebbe fatto male.
    
    Ma lui fu irremovibile: “Che ti frega, è solo un cazzo! Andiamo, tu ne prendi già a camionate, anche più di uno alla volta. Anzi, questo lo dovrai trattare bene, lui sa tutto di te, pensa se ne parla con qualcuno dei tuoi, se lo sa tuo padre quello che fai ti ammazza”.
    
    Ero fregato, la velata minaccia aveva colto nel segno. Questa era una cosa che temevo tantissimo e che permetteva a tutti di tenermi per le palle, In effetti, però, è stato curioso il fatto che, nonostante io allora fossi un culo famoso, una puttanella che faceva di tutto e con tutti, in un paese relativamente piccolo, nessuno della mia famiglia è mai venuto a saperlo. Per quanto riguarda il cugino di mio padre, in parte ci avevo visto giusto, infatti una decina di giorni dopo ci fu il nostro incontro a tre, fu un intenso pomeriggio di pompini ed inculate, piuttosto soddisfacente anche se mi spaccarono veramente il culo, soprattutto il parente che si divertiva a sentirmi strillare. Fu talmente soddisfacente che questo, ...
    ... a modo suo, si “innamorò” e prese a starmi dietro assiduamente, a rompermi il cazzo ogni volta che poteva, voleva scoparmi di continuo e quando cercavo di evitarlo perché non ne potevo veramente più lui, inevitabilmente, tirava proprio fuori il fatto che “tuo padre lo potrebbe venire a sapere…sai, ci sono tanti modi per fargli arrivare il messaggio”, così finivo con accontentarlo sempre (in effetti la mia era solo una scusa, facevo la ritrosa ma in realtà ci godevo come una porca a farmi sbattere a bestia da quel tipo).
    
    Un altro parente, questo un secondo cugino ma da parte di madre che frequentava l’oratorio, era al corrente del mio culo rotto fin da quando fu sverginato da T., ma si guardò bene dal parlare, visto che all’inizio gli tiravo le seghe e poi gliel’ho succhiato abbondantemente e me l’ha messo dentro pure lui per anni, decine di volte, partecipando anche alle “feste”, senza saltarne una.
    
    Ebbene, fermo nel parcheggio quasi deserto, seduto dentro la macchina del padre c’era anche Umberto, che aspettava mentre questo era entrato per una commissione.
    
    Io non lo vidi ma nonostante fossimo defilati lui, tipo sveglio, ci notò, notò anche la nostra movimentata discussione al termine della quale io abbassai la testa e da brava schiavetta obbediente, a conferma di come io mi concedessi completamente al maschio che in quel momento mi possedeva, mi piegai in direzione delle parti basse dell’uomo restando così per un po’, infatti aveva tirato fuori il cazzo perché io ...