-
Halloween night in desperation
Data: 30/09/2019, Categorie: pissing, Autore: Blue93
Sono quasi le 19.30 e sto tirando con forza gli sfilacci della zucca da intagliare cercando di eliminare più semi possibili. Impreco mentre lei irrompe nella cucina. "Hai finito?". "No, sto cercando di svuotarla..", "per favore vai a prendere la candela intanto". "Ok però dobbiamo muoverci". Getto una rapida occhiata all'orologio e impreco di nuovo. Dobbiamo andare a casa di alcuni nostri amici che hanno organizzato una festa e siamo decisamente in ritardo. Finisco quindi in fretta l'intaglio della zucca e provvedo a metterci dentro una candela. Ci saranno dei bambini che apprezzeranno sicuramente la mia opera. Mi avvio verso il bagno dove lei ha iniziato a vestirsi e scoppio a ridere vendendola entrare nel vestito da strega. In realtà è bella lo stesso. Il vestito nero la fa sembrare ancora più sexy, sopratutto dove la gonna finisce lasciando vedere i collant neri e gli stivali alti fino al ginocchio. Si sta spazzolando i capelli biondi quando mi appoggio allo stipite della porta e la fisso ridendo. "Cosa ridi? Voglio vedere te con quelli addosso", e indica il mio vestito nero e la parrucca fatta di lunghissimi capelli grigi. "No, è che sei una strega tutta da scopare". Mi sorride guardandomi dallo specchio e si mette il rossetto nero sulle labbra, in tinta con lo smalto. Nonostante il colore macabro le sue labbra meravigliose vengono messe in risalto e vengo colta da un'ondata di desiderio. "Ti puoi muovere?", mi incita di nuovo. "Faccio la pipì, poi mi vesto" e mi siedo ...
... sul water mentre lei mi guarda scuotendo la testa. Dopo circa mezz'ora siamo nella mia macchina. Io alla guida e lei seduta accanto a me con la zucca sulle ginocchia. Attraverso la città e noto gruppi di ragazzini mascherati ai bordi delle strade che corrono ridendo con borsette e sacchetti in mano. "Halloween è sempre stata una delle mie feste preferite" dico poi alzando il riscaldamento dell'auto. Fa freddo e c'è una nebbia fitta che cala sempre di più man mano che la notte si avvicina. "Non è neanche una festa italiana" commenta lei con aria leggermente critica. "Quindi? Se è un'occasione per divertirsi devo rinunciare solo perché non è italiana?". Non risponde ma percepisco il suo sorriso. Arriviamo davanti alla villa dei nostri amici e accosto la macchina lungo la via. Gli altri sono già arrivati. Appena suono il campanello i due bambini vengono ad aprirci la porta vestiti da vampiri. Inizia il coro dei "ciaooo", "che belliiii", "woww". Siamo io, lei, una coppia etero con i bambini e altre due coppie. La casa è stata addobbata a dovere. Ragnatele finte pendono dai muri, zucche adesive riempiono i vetri delle finestre, scheletri parlanti ripetono la stessa cosa appena li sfiori e una tavolata enorme è stata apparecchiata con tovagliette nere e tovaglioli arancioni. Devono aver speso parecchio tempo per riuscire a fare degli addobbi così accurati. "I bambini andranno via presto..." sussurra la proprietaria di casa riempiendoci il bicchiere con un aperitivo a base di Campari. ...