1. Lo zio Carlo


    Data: 02/10/2019, Categorie: Incesti Autore: TATO, Fonte: EroticiRacconti

    Lo zio Carlo, fratello di mia madre, è sempre stato il mio idolo, non si è mai sposato, e a detta di tutti un donnaiolo inpenitente. Io sin da piccolo ci sono andato d'accordo, era il classico zio, che ti porta regali, ti porta in gita, al mare gioca sempre con tè, e passi dei momenti bellissimi con lui, anche se verso i miei quindici sedici anni, avevo notato che le sue attenzioni iniziavano a diventare un po' più morbose. Io devo dire però, che ho da sempre avuto tendenze omo, le ragazzine non mi interessavano più di tanto, anche se non ero ancora totalmente attratto dai maschi, era una transizione credo, e credo che lo zio Carlo, lo abbia capito. Fù l'estate dei miei diciassette anni, che tutto avvenne, come sempre trascorrevo luglio e agosto dai nonni al mare, i miei mi raggiungevano per agosto, e quindi rimasi tutto luglio con i nonni e lo zio, e andavamo al mare io e lui, poi dopo i primi giorni, mi chiese se avevo una ragazza, e io tutto rosso dissi di no, e lui insisteva per sapere e conoscere la mia situazione, e così piano piano parlammo di donne e sesso, e inevitavilmente di uomini. Poi un bel giorno, mentre mi stavo cambiando in cabina, lui entrò, e si denudò per cambiarsi, e mi disse che non c'era nulla di male tra uomini, e così, vidi lo zio nudo, e vidi il suo cazzo, stupendo, dritto, scappellato, turgido, con una cappella lucente, e così, ad un tratto il mio cazzetto si indurì, e divenne bello duro, ero imbarazzato, lui vedendolo duro, mi fece un buon ...
    ... apprezzamento, e con naturalezza lo prese in mano, e guardandomi negli occhi, iniziò a segarmelo, e iniziò a parlarmi, ma non udii nulla, mi sembrava di volare, e un attimo dopo venni nella sua mano, e lui la raccolse tutta nel suo palmo e poi se la portò alla bocca e la bevve tutta, complimentandosi con mè. Poi uscimmo e andammo al mare, passai una giornata pazzesca, ero intontito e non lasciavo un attimo la zio, la vista del suo cazzo, la sega che mi aveva fatto, era pazzesco, e così, a pomeriggio inoltrato, tornammo in cabina, e una volta nudi, mi avvicinai a lui, e presi in mano il suo bastone, lo palpai, lo guardai, e iniziai a fargli una sega, eravamo vicini, molto vicini, lo guardai in viso, e come attratto da lui, mi avvicinai e lo baciai, sentii la sua lingua, e quasi svenni, mi abbracciò, e mentre il bacio interminabile proseguiva, mi appoggiò alla parete, afferrò il suo cazzo, e iniziò a segarsi velocemente, e poi ad un tratto staccò la sua bocca dalla mia e mi disse, tesoro, inginocchiati, che lo zio ti dà il lattino, il lattino, la sola parola mi fece venire, mi inginocchiai, e dopo un attimo lo zio sborrò, getti densi e collosi a rafica nella mia bocca, e io iniziai a bere, fù stupendo, aveva un gusto dolce e cremoso, la bevvi tutta. Poi ci rivestimmo e andammo a casa, e da quel momento nulla fù più come prima. Nei giorni seguenti, io e lo zio passavamo sempre più tempo insieme, e alla notte lo raggiungevo in camera sua, dove mi iniziò, all'art del pompino, a come far ...
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