Paolo e i fratelli porcelli
Data: 02/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: RedTales
... con il pene che continuava a frugarsi sul lenzuolo bagnato non riusciva a trattenersi, manifestando a gran voce la sua delizi. Quando, dopo gli ultimi movimenti accelerati in modo frenetico, Simone rilasciò tutto il suo succo dentro di lui, tirò un lungo respiro. Era quasi sollevato che si fosse fermato perché quella ventina di minuti in cui lo aveva martellato ininterrottamente lo avevano fatto godere alla grande ma cominciavano quasi a… pesargli. Era abituato a farsi scopare ma quel trentenne ci sapeva fare e si era quasi preso tutta la sua… resistenza. Un attimo dopo erano sdraiati uno a fianco all’altro, entrambi sudati e tra di loro c’era un forte odore di sperma. Le mani di Paolo si spostarono sul sesso del giovane amante, ritrovandosi a stringere e accarezzare un cannolo moscio ed umidiccio. Si baciarono, riprendendo fiato entrambi poi Simone si alzò dicendogli di andare un attimo in bagno.
Rientrò dopo alcuni minuti e si fermò ai piedi del letto mettendosi a fissare Paolo che si stava ancora gustando quella pausa ristoratrice. Si inginocchio ai suoi piedi e, sollevandogli le lunghe e glabre gambe se le mise sulle spalle, ai lati della testa. Gli spinse in alto il culo e gli fece sentire tra le chiappe il cazzo nuovamente duro. L’uomo restò sorpreso e maliziosamente gli sussurrò se avesse ancora voglia.
“Si, ne ho ancora tanta...” gli rispose mentre la cappella con maggior insistenza iniziò a concentrasi sull’ano ancora umido e… cedevole. E, mentre Paolo stava ...
... dicendogli: “porcello, ma quanto mi vuoi scopare…”, con un colpo ben assestato si ritrovò nuovamente impalato. Non riuscì a trattenere un gemito per l’improvvisa mossa del ragazzo poi, guardandolo in viso, gli sorrise notando come non fosse più sudato ed anzi sembrasse quasi fresco. Ma durò poco la sua attenzione perché Simone riprese la sua azione dentro di lui forse ancora più intensa di prima. In questa nuova posizione sentiva quel grosso affare che gli entrava molto dentro e lo stimolava un po’ dappertutto provocandogli enorme piacere. Non riuscì a resistere e iniziò a masturbarsi anche se il suo affarino che gli prudeva tanto restava di dimensioni insignificanti tra la sua mano, ma qualcosa doveva pur fare per placare quanto sentiva…
Anche quella seconda volta andò come la prima. Il suo partner continuò in silenzio a profanarlo con molta insistenza senza mai rallentare ma spostando le mani dalle cosce ai capezzoli e, ogni tanto, infilandogli un dito in bocca. Godette come un riccio anche questa volta, aspettando poi con pazienza per una buona decina di minuti che arrivasse, perché quasi non ce la faceva più a reggere quella scopata. Era veramente super quello che gli stava facendo. Iniziò anche ad incitarlo a venire, provando pure ad accarezzargli il petto villoso con una mano e mettendosi a gridare come una troia quando, vedendolo dimenarsi spasmodicamente, intuì che stava per sbrodolargli dentro di nuovo. Questa volta però il ragazzo tolse il cazzo appena si rese ...