Paolo e i fratelli porcelli
Data: 02/10/2019,
Categorie:
Sesso di Gruppo
Autore: RedTales
... nulla.
Pensò solo quanto fosse incredibile quel giovane amante e… quanta voglia avesse del suo culetto e fu felice per quanto lo desiderava. Cercò di assecondarlo muovendo i fianchi che Simone aveva afferrato con le mani per poterlo sbattere con più irruenza senza rischiare di uscire da quel caldo anfratto.
Questa volta Paolo fu più attento al doloretto che quel palo gli procurava che al suo piacere e, pur apprezzando quell’ulteriore momento di sesso sperò che si risolvesse in breve.
Purtroppo il ragazzo continuò e continuò assai più delle prime due volte e, ad un certo punto cominciò persino a sfilare del tutto il cazzo per poi sbatterlo dentro non appena lo sfintere accennava a richiudersi. E, ogni ingresso, era sottolineato da un urlo di Paolo che sentiva distintamente quella sensazione di sfondamento quando gli si rituffava dentro.
Simone poi, a differenza di prima, non la finiva più di parlare, commentando tutto quello che faceva ed esprimendosi pure in modo volgare.
“Ti sento tutta troia… Hai proprio un culo stretto, ma te lo sfondo tutto… Quando avrò finito ci passerà un treno… Guarda come prova a chiudersi, ma adesso te lo sfondo di nuovo… Dai! Così! Dai, muoviti troia! Muovi bene il culo! Sei così aperta che ci potrebbe passare un reggimento… Che vacca! Dai porca, godi! Ma quanti ne hai presi? Grida, grida che tanto ti sfondo tutta…”
Non la finiva e parlando, gridando e pure urlando per il piacere continuava a darci dentro.
Dopo un tempo che ...
... a Paolo sembrò interminabile il suo giovane amante smise ma, in tutta fretta gli disse di girare la testa e di aprire la bocca. Lo fece e subito gli appoggiò la cappella tra le labbra, continuando con la mano a menarsi fino a che non gli rovesciò sulla lingua un altro fiume di crema.
“Da bravo, tutto giù. Inghiotti tutto. Non far uscire niente.” Dopo l’ultimo schizzo lo tolse per lasciargli il tempo di inghiottire e poi lo spinse nuovamente dentro con forza cercando un deep throat che Paolo gli lasciò fare. Rimase immobile e in silenzio in quella posizione con le palle schiacciate contro il suo mento prima di scoparlo ancora un pochino in bocca: “ecco, così finiamo alla grande! Certo che sei super. Uno come te non si trova facilmente. Un culo da urlo e una bocca da meraviglia! Ci dobbiamo assolutamente vedere ancora!”
Su questo era d’accordo anche lui, un amante così non lo aveva mai trovato e, perfino quel doloretto dell’ultimo “giro” forse lo aveva vissuto esclusivamente la prima volta che gli avevano aperto il culo. Nemmeno la ricordava più quella sensazione che, se non del tutto piacevole, perlomeno era nuova e assai profonda. Poi pensò anche che tra il godimento estremo come quello che aveva provato e una certa sofferenza forse ci fosse solo una ben lieve sfumatura.
Si lasciò cullare mollemente dal morbido materasso, sperando di restare in quella posizione a lungo per riprendersi ma quasi subito furono disturbati dal campanello.
Simone gli disse che era ...