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Hotel arizona
Data: 02/10/2019, Categorie: Etero Autore: 2luna2sole
... venivano fuori due enormi zinne pronte ad uccidere. Le avevo strizzato l'occhio e sorriso un paio di volte e accarezzato involontariamente(?) il sedere una volta o due. Le promettevo con lo sguardo una scopata da ricordare. Mi avvicinai e le dissi che aveva un vestito bellissimo che copriva un corpo da leccare con calma. Sono sempre diretto. Funziona! Non sempre. Ma funziona. Lei mi guardo' e rise. Quindi la presi per mano e la portai in pista. Ballammo per un po', io afferrato al suo grande sedere, lei cingendomi un braccio con una sua delicata manona. L'hotel stava per chiudere. Tutti i locali in Arizona chiudono alle 2 di notte. "It's the Law!" Fanculo la legge. "Fuck the law". I miei amici erano fuori come balconi, avevano preso la bottiglia di vino scadente che avevamo in camera e la passavano sotto il naso delle ragazzine che andavano via invitandole a salire in camera perche' avevano altro alcool da offrire. Che scena patetica. Feci finta di non conoscerli mentre seduto con la mia ciccia su un divano cominciai a lavorarmela di lingua. Il bar chiuse. L'hotel Congress, unico spasso in una citta' ormai fantasma, tornava a essere un albergo. Rimasto solo con la mia donnona, infilai le mani sotto la gonna e le abbassai le mutande. Non senza qualche difficolta'. Il divano scricchiolo' pericolosamente. Lanciai le mutande al portiere di notte che non apprezzo' molto. Cosi' per evitare casini salimmo in camera mia. I due ubriachi erano gia' a letto che russavano. Il ...
... colombiano nel letto grande dove avrei dovuto dormire anch'io. Il tedesco in un lettino piccolo e basso attaccato al lettone. La Ciccia era un po' delusa e preoccupata dalla situazione, ma in un attimo mi avvicinai al colombiano e con una forte spinta lo feci volare fuori dal letto e finire sopra il tedesco. Questi impreco' "Scheisse". Il colombiano disse: "Mierda". "Fanculo", feci io. La Ciccia non capi' ma rise. Dopo pochi secondi i due ubriachi ripresero a russare mentre io cominciai a spogliarmi. Mi stesi nudo sul letto mentre la mia formosa conquista stava in piedi a osservarmi. Non sorrideva piu'. Ma il suo viso tondo tondo era in fiamme. Fece per avvicinarsi al letto, ma la fermai e le dissi di spogliarsi e farsi ammirare. Mi guardo' timida. Com'era dolce. Pregustavo gia' la sua carne che sbatteva violentemente contro la mia, mentre le sue urla di piacere svegliavano quel cazzo di hotel addormentato. Si spoglio' un po' troppo in fretta e rimase in piedi nuda cercado inutilmente di coprirsi le tette con le sue manone. Non penso di essermi mai scopato una simile bellezza. Alta poco meno di me. I capelli neri le scendevano lungo la fronte a coprirle un po' gli occhi. Il viso rosso fuoco sembrava disegnato col compasso. Gli occhi furbetti mi guardavano con un misto di voglia e timore. Voleva scopare. Il collo era quasi un tutt'uno con il petto, si riconosceva solamente per qualche piega fuori posto. Le tette erano una favola pornografica per maniaci dell'abbondanza. ...