1. Il vicolo del piacere


    Data: 05/10/2019, Categorie: Etero Autore: jonny76

    ... ritratto subito la mano e i nostri sguardi si incrociarono per non so quanto tempo. Lei mi sorrise e con una mano scostò il reggiseno scoprendo un capezzolo, si leccò un dito e iniziò a solleticarsi e strizzarsi il capezzolo. Mi alzai in piedi per vedere meglio e lei si sedette sui gradini della porta e si scostò gli slip iniziando a giocare con il clitoride. Io mi guardai intorno per verificare che nessuno ci stesse guardando e tirai fuori il cazzo iniziando a masturbarmi. Più lei aumentava il ritmo e più lo aumentavo anch�io e così dopo pochi minuti dovetti correre in bagno. Senza neanche pulirmi e completamente nudo uscii immediatamente in balcone. Volevo vederla di nuovo, magari chiederle di venire su, ma quando fui fuori non c�era più, c�era ancora il mozzicone di sigaretta acceso.La sera dopo decisi che era venuto il momento di conoscerla. Aspettai la mezzanotte e andai al locale. Dovetti registrarmi e pagare la quota associativa, ma lo scopo ne valeva la pena. Entrai, mi sedetti ad un tavolino e vidi che c�erano due ragazze in topless che servivano e prendevano le ordinazioni. Dopo 10 minuti una luce illuminò il palco al centro del locale e la mia bellissima amica apparve vestita come l�avevo conosciuta nelle due sere precedenti. La ragazza che mi portò l�ordinazione aveva due tettine piccole ma sode e dopo aver posato il boccale di birra che avevo ordinato si sedette a cavalcioni sul mio pacco e iniziò a strusciarsi, mi appoggiò un capezzolo sulla bocca e ...
    ... automaticamente iniziai a succhiarlo. Subito dopo mi leccò l�orecchio e mi disse �Cazzo, sei già eccitato! se vuoi un pompino o anche scopare tra 10 minuti ho una pausa, andiamo di la e facciamo�. Le dissi che preferivo aspettare e che se ne avessi avuto voglia l�avrei sicuramente chiamata. Ma io volevo lei, la star al centro del palco che si strusciava al palo con le tette simulando una spagnola. Le feci un cenno di saluto con la mano e lei ricambiò con un sorriso. Lo spettacolo andò avanti altri 10 minuti in cui lei si masturbò con oggetti fallici di varia natura e dimensioni. Poi il palco si chiuse e lei sparì. La cameriera, che nel frattempo aveva già soddisfatto un paio di clienti, mi portò un bigliettino nel quale c�era scritto: �Ciao guardone, che ne dici di vederci nel vicolo dietro al locale?. Ti aspetto. Morena�. Mi alzai di scatto, uscii dal locale e andai nel vicolo. La trovai al solito posto, seduta che fumava una sigaretta. Mi sedetti vicino a lei e le dissi �Ciao Morena, io sono Davide�. �Lo sai che da vicino sei ancora meglio? Toglimi una curiosità, ma tu ti masturbi davanti a tutte le ragazze o sono io che ti faccio questo effetto?� �E� stata tutta una coincidenza, imbarazzante ma solamente una coincidenza�. Mi guardò in faccia e si mise a ridere. Mi prese una mano e me la mise su una tetta. Era dura, una tetta rifatta alla perfezione. si slacciò il minuscolo reggiseno e con una mano mi slacciò i bottoni della patta e mi tirò fuori il cazzo già duro come l�acciaio. Le ...