1. Mio zio mi rende donna


    Data: 05/10/2019, Categorie: Incesti Sensazioni Autore: cd1948

    ... aveva un'erezione, ma non reagì. Avvicinai la mia mano al bulbo che vedevo. Mi mise l'altra mano sulla mia per fermarmi e mi guardò.-�Cosa vuoi fare ?� mi chiese, guardandomi fisso negli occhi.-�Zio, voglio fare l'amore con te� dissi, abbassando gli occhi e diventando rossa.-�Piccola mia, lo sai che non si può. Tu sei la mia nipotina preferita, anche se sei l'unica� disse, sorridendomi, �ma non possiamo fare l'amore. Sarebbe incesto�.-�Lo so, zio, ma voglio che tu sia il mio primo uomo� insistei.-�Non si può. Per favore, non insistere�Io saltai su, mi levai la maglietta, i calzoncini e rimasi nuda davanti a lui.-�Ecco, non sono abbastanza per te? Sono forse peggio delle tue donne ?� urlai, sconsolata, piangendo, e corsi via, rifugiandomi nella mia camera.Dopo un po', lui mi raggiunse. Io ero stesa, nuda, sul letto e singhiozzavo sconsolatamente. Si sedette al mio fianco e mi posò una mano su una spalla. La sua mano era calda, la sentivo scottare sulla mia pelle. Quel contatto mi diede una sensazione che non saprei spiegare ma mi eccitai.-�Amore mio, ti prego, non piangere, mi fai star male� disse, soavemente, mentre io continuavo a singhiozzare disperatamente.Mi alzai, sempre piangendo, e gli gettai le braccia al collo, nascondendo la mia faccia contro la sua spalla. Lui mi strinse delicatamente a sé. Io mi misi a cavalcioni su di lui, stringendomi a lui con tutte le mie forze. Sotto il mio culetto, sentii che a lui veniva un'erezione notevole, il suo pene rigido spingeva ...
    ... sotto di me e, in mezzo alle lacrime, mi venne da sorridere. Ma allora non era indifferente al mio corpo. Allora iniziai a muovere il bacino sopra quel suo grosso affare duro. Io ero eccitatissima, sentivo un caldo pazzesco alla mia patatina, ero affannata, ma lui iniziò ad avere il respiro più accelerato. Ad un certo punto, mi strinse di più a sé e mi fermò.-�Lo vuoi proprio ?� mi sussurrò all'orecchio, sempre tenendomi stretta contro il suo corpo.-�Sì� risposi in un sussurro. Avevo vinto.Lui, sempre tenendomi stretta, si alzò e mi portò in camera sua, mi posò delicatamente sul suo letto e si stese vicino a me, ancora vestito.Mi fece mettere a pancia in giù, le braccia distese verso l'alto, ed iniziò ad accarezzarmi delicatamente e lentamente. I suoi polpastrelli sfioravano appena la mia pelle. Il suo tocco mi dava i brividi. Iniziò ad accarezzarmi le bracia, la schiena, percorse la mia schiena più volte su e giù, sfiorandomi appena, indugiò sulle mie chiappette, mi accarezzò le gambe fino a i piedi per poi risalire, sempre molto lentamente, lungo l'interno delle cosce. Io aprii le gambe per facilitargli il compito ma non mi sfiorò neppure la passerina.Poi, senza fermarsi, e mentre continuava ad accarezzarmi, iniziò a baciarmi, a sfiorarmi la pelle con le labbra. Io mi sentivo bruciare dentro, respiravo affannosamente, stavo per raggiungere quasi un orgasmo, da quanto mi stava facendo godere, la mia micetta era un lago e non vedevo l'ora di prendere il suo membro dentro di me. ...
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