Il girone della m - atto terzo - "le tre lingue"
Data: 06/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: CUMCONTROL
... contrarlo. Egli soleva schiacciarmelo contro il viso e fermava il glande contro le mie tonsille, godendo all’inverosimile mentre mi dimenavo senza ossigeno.
“Devi stare fermo cazzo” mi urlava e poi si lasciava accarezzare la schiena ed i glutei da Paride che nel mentre, infoiato, si menava il cazzo.
Poi un lampo illuminò i loro volti in un bacio appassionato. I lampi illuminavano le loro lingue lucenti, le ciglia socchiuse e tricipiti contratti dall’esercizio fisico cui li sottoponevo nella mia inerzia.
Rotolammo giù dal letto nella foga di quell’amplesso. Riky si alzò in piedi, mentre Paride si preparava ad infilarmelo in bocca in una nuova posizione. Nel mentre Riky mi piantò il suo piede in bocca, infisso nella mia gola con le dita mi solleticava le tonsille. Sentii sulla lingua i sedimenti terrosi dei suoi piedi sporchi e mi graffiava il palato con le sue unghia. Poi levò via l’arto e la minchia di Paride prese a darci di nuovo dentro. Si baciavano quei due e l’uno dava il ritmo all’altro nella sferza dei reni.
Io lacrimavo invece. Non saprei dire bene perché smascellato ad oltranza sotto i colpi di due verghe impazzite o perché assistevo alla fine del mio amore.
Quando Paride s’avvide che ero alle stremo delle forze ebbe un moto di commiserazione e sfilò la verga dalla gola per darmi un minuto di respiro. Protesi il braccio verso il mio Riky, gli implorai di baciarmi “ti prego amore mio, un bacio sono mesi che non mi baci”. In tutta risposta la pianta del ...
... suo piede si schiantò contro la mia faccia e fui sfracellato contro il tappeto. “Ma non rompermi i coglioni, merda. Ma ti pare questo il momento di chiedermi un bacio?” e rideva, figurandosi brillante davanti al suo amico. Rise di una risata malevola. Fui acciuffato per i capelli e buttato di pancia contro il materasso.
Riky prese a sputarmi e massaggiarmi il buco del culo. Poi lo regalò al suo amico. Paride iniziò la spinta, ignaro che fossi vergine.
“Non ci riesco cazzo, è troppo contratto” disse Paride.
“Rilassati verme, rilassati cazzo” disse Riky, ed una scarica di schiaffi si abbatté sulla mia testa. Tra i tuoni, le botte sul capo ed un culo che andava rompendosi, mi abbandonai alla mia sorte.
Ma il cazzo di Paride, nonostante la spinta, non guadagnò un solo centimetro del mio retto contratto. “Aspetta, ci penso io”. Riky prese il suo posto, mi afferro con le mani la nuca stringendomi interamente contro di sé. Io mi inarcai. Ma niente. Riky s’arrese dando della Troia a mia madre.
“Aspetta facciamo così” disse Paride. Nella stanza buia illuminata dai fragori dell’acquazzone, vidi Paride distendersi a gambe divaricate e la minchia durissima e luccicante. “Fallo montare”.
Con le lacrime agli occhi provai a mettermi a cavalcioni. Riky tratteneva la base del fallo di Paride ma non ci fu verso. Allora Riky prese a tirarmi tanti di quegli schiaffi sul culo che sembrò impazzito. Io urlavo e mi aggrappavo ai pettorali di Paride. Mi accasciai su quel petto del ...