Una giornata al fiume (3)
Data: 06/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Sguazziamo un po’ nel fiume ed io mi ripulisco dei succhi degli stalloni che mi hanno scopato. Mi avvicino a Enrico e pomiciamo. Scollandosi un momento dalle mie labbra, mi sussurra: “Allora: ti è piaciuta la sorpresina?”.
“Ah, quindi avevi organizzato tutto! Che stronzo! Ecco con chi smanettavi al cellulare quando siamo arrivati!”.
“Già! Eheh!”, e mi schiocca un bacio sulla bocca.
Nel frattempo, sull’altra sponda quattro ragazzi fanno un baccano infernale, urlando e tuffandosi in acqua. Noi ci ritiriamo sul bagnasciuga e ci sdraiamo sui teli. Enrico mi monta sopra e riprende a limonarmi. Dopo un po’, però, mi fa: “Ah, scusa! Devo andare a saldare i conti con Georg e l’altro tipo! Sai: sono degli escort…!”. Eh già! Che mi credevo? “Torno subito! Aspettami!”, e sparisce tra i cespugli.
Non appena il mio ragazzone se ne va, i quattro tipi sull’altra riva guadano il fiume e corrono verso di me, e in men che non si dica mi sono addosso. Due si inginocchiano ai lati della mia testa, si calano i costumi e mi sbattono in faccia le loro mazze. Uno mi infila la mano tra le cosce e mi penetra e mi scopa con due dita. Il quarto si china sul mio petto e mi strappa letteralmente i capezzoli. Il ragazzo alla mia destra mi stringe il naso e mi pianta in bocca il suo cazzo, muovendosi e fottendomi energicamente.
“Che succhiaminchie spaziale! Ti abbiamo visto prenderti i tre cazzi prima! E che culo aperto che hai! Ti sei fatto montare da due tubi di carne insieme! Da non ...
... credere!”. Vomita parole il tipo, mentre mi sbatte il ventre contro il muso.
Di colpo, quello a sinistra mi strattona per i capelli e prende il posto del primo. Le dita nel mio sfintere diventano tre e il ragazzo che mi sditalina le rigira violentandomi le viscere. Anche quello che mi divora le aureole insinua una mano tre le mie chiappe e spinge due dita dentro di me sopra quelle del suo amico, tirando verso l’alto e sbragandomi di brutto.
“MMMMMMMMMMMMMM!!!”, urlo soffocato dal palo che ho conficcato fino in gola. Poi, le mani escono da me e, dopo qualche secondo, una verga bella dura prende il loro posto su per i miei intestini.
“OOOOOHHHHH… GLUGH… UFF… OOOOOOHHHHHH… GLUGH…!!!”, godo, mentre anche i due stalloni ai miei lati abusano di me scopandomi la bocca. Il ragazzo che era concentrato sui miei capezzoli, li abbandona e scende a succhiarmi il cazzo.
Sento un rumore di frasche e alzo lo sguardo. Enrico esce fuori dai cespugli e rimane impietrito. Lentamente si dirige verso il solito masso e ci si siede sopra osservandomi basito. Io provo a chiedergli aiuto con lo sguardo, ma lui non capisce o, forse, fa finta di non capire. E allora mi rassegno a farmi lavorare in ogni pertugio dai quattro stronzi e, anzi, comincio a fare la puttana e a godermela.
Impugno la mazza che ho in bocca e, mentre la ciuccio, contemporaneamente la masturbo. Allargo le cosce accogliendo fino in fondo lo stallone che mi fotte e il mio membro comincia a indurirsi nella bocca del ...