1. La Dottoressa Angela - Memorie di una madre


    Data: 07/10/2019, Categorie: Incesti Autore: Angela Kavinsky

    ... e ancora “Come fai a trovare una che sia più bella di me?”. Apostrofa le altre donne definendole “puttane, sgualdrine, donnacce”, mentre lei si vede come la donna migliore del mondo. La cosa però che più mi fa riflettere è la sua costante richiesta di quella che è la mia ossessione: massaggiare i suoi piedi. Non ha importanza se io sia appena tornato dal lavoro e stanco morto: lei vuole che io le massaggi i piedi. In quanto feticista dei piedi, ho il terrore che lei sia a conoscenza della mia passione per i piedi e che sia un ulteriore tentativo di stuzzicarmi! LETTERA 2 Dottoressa, io non so più davvero cosa fare. Ieri sera, a cena, mia madre era palesemente ubriaca. Quando beve, diventa irrefrenabile nei suoi istinti. L’unica cosa di cui sono sollevato è che fossimo soli in casa; una volta eravamo a cena con amici (suoi amici, che io non conoscevo) al ristorante e lei non ha avuto alcun ritegno nell’abbracciarmi e baciarmi in modo sensuale, addirittura facendomi il piedino sotto il tavolo, massaggiandomi le parti basse con il suo piede. la stessa cosa è successa ieri sera. Ormai sono convinto che lei sappia della mia passione per i piedi. Ha ripetuto decine di volte che io sono l’unico uomo della sua vita, che non vuole nessun altro e che farebbe qualsiasi cosa per me; credo di aver capito cosa intende. “tesoro massaggiami i piedi!” mi ha detto sdraiata sul divano. ovviamente io ho obbedito come un cagnolino. Li ho presi tra le mani è ho iniziato a massaggiarli con ...
    ... trasporto. Mia madre è bellissima, dalla testa ai piedi. Ha piedi taglia 39, smaltati di nero. Sono perfetti, senza imperfezioni, senza nemmeno un piccolo callo. Solitamente le accarezzo il dorso e con i pollici le premo al centro della pianta, perché so che a lei piace. “baciali!” “Ma, mamma!” “Ma tuo padre adorava baciarmi i piedi! Diceva che avevo i piedi più belli che avesse mai visto!”. Credo di aver capito da chi ho preso questa passione per i piedi. Ho iniziato baciandole il dorso, poi la pianta, il tallone, e ho finito succhiandole le dita. Lei mi ha guardato e poi ha abbassato lo sguardo sui miei pantaloni. La mia erezione era evidente. È scoppiata a ridere, poi d’istinto ha allungato il braccio, brancando il mio pene sotto i pantaloni. Con una velocità disarmante mi ha tolto i pantaloni e le mutande, e ha iniziato a masturbarmi. Io avevo ancora i suoi piedi tra le mani. Glieli ho baciati ancora e ancora, mentre lei mi guardava sorridente e con la lingua di fuori. Leccavo come un forsennato, come se i piedi di mia madre fossero oro liquido, e non riuscivo a fermarmi. Quando ero lì lì per venire, sono rinsavito e, non so come, ho lasciato i suoi piedi e mi sono alzato dal divano. Le ho urlato contro. “È SBAGLIATO, MA NON LO CAPISCI? SONO TUO FIGLIO!”. Lei sembrava seria, ma era solo uno scherzo. È scoppiata nuovamente a ridere e, a quattro zampe sul divano, ha gattonato verso di me. Poi, avvicinandosi, mi ha detto: “Tu sei mio!”. Ha aperto la bocca, fatto uscire la lingua e ...