1. Mai più (1 di 2)- Il tradimento


    Data: 08/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: Cassandra, Fonte: EroticiRacconti

    La fermata era vicina e Luca si avviò verso la porta. Quando il treno si fermò, scese a controllare. I viaggiatori ansiosi varcavano l’uscita, mentre altri ancora più agitati premevano per salire, spaventati di non trovare posto. Pendolari, vacanzieri o viaggiatori di eccezione che dovevano affrontare colloqui di lavoro o visite mediche. E valigie, trolley, borse e borsoni. E rumori, idiomi sconosciuti. E odori più o meno forti. Dopo essersi accertato che tutti i passeggeri fossero a bordo, Luca fischiò. Le porte si chiusero e il treno ripartì. *** Susanna si sentiva eccitata. E preoccupata. Quella sarebbe stata la sua ultima seduta. Si era rivolta a Giovanni, bravissimo fisioterapista della zona, dopo essersi fratturata l’omero. Una banale caduta a scuola le era costata non solo l’intervento chirurgico ma anche la derisione dei suoi studenti. La professoressa vigile che si aggirava tra i banchi durante il compito in classe per assicurarsi che i suoi allievi non copiassero, lo zaino a terra mal custodito, l’inciampo e l’imprecazione che le era uscita dalla bocca senza volerlo, e alla fine il tonfo, accompagnato dal fragore della risata di chi era riuscito a godersi la scena. Lo studio di Giovanni non era molto distante da casa e lei era eccitata ogni volta che si recava da lui. Era come tornare adolescente; si truccava come al primo appuntamento. Quell’uomo dagli atteggiamenti autorevoli la coinvolgeva. Era convinta di non essergli del tutto indifferente. Il suo sguardo, le ...
    ... attenzioni che le dedicava…Erano reali oppure era lei paranoica? Si chiedeva se Giovanni dedicasse a tutti i pazienti le stesse premure. Era inoltre convinta che lui le guardasse il sedere, messo in mostra dall’aderenza della sua tuta. E di tangibile c’era stata quell’erezione che aveva percepito quel giorno… -Dovrei solo vergognarmi a fare certi pensieri assurdi. Sono un’insegnante! Ok, una supplente, e pure precaria, ma che differenza c’è? E soprattutto, ho trentacinque anni, non sono una bambina. E ho un marito! Eppure, più volte aveva immaginato di trovarsi nuda di fronte a lui. Nei suoi sogni Giovanni la guardava con gli occhi colmi di desiderio, poi le ordinava con un sussurro di spogliarlo. Era allora che lei gli sfilava gli abiti e tolti gli slip si ritrovava quel pene rigido e grande tra le mani, lo stesso che talvolta guardava senza farsi accorgere (o così credeva) e dopo averlo accarezzato un poco si inginocchiava davanti a quel signor cazzo e lo afferrava tra le labbra, assaporandone il gusto con la lingua… Ma la vocina della coscienza, insopportabile grillo parlante, disturbava le sue fantasie. - Che porca che sono! Che vergogna! Turbarmi in questo modo per un mio coetaneo a sua volta sposato? E padre, per giunta. Sono solo un’illusa, una pazza… O forse, chissà, può capitare a tutti di infatuarsi del proprio medico o di qualsiasi professionista che si sta prendendo cura di te! Oppure no? *** Giovanni la attendeva nel suo studio. Purtroppo, il paziente prima di lei ...
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