Il threesome che non ti aspetti
Data: 08/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: superciccioroma
... tentativo di protestare naufragò nelle mie sapienti mani, mentre Michela, divertita, iniziò a leccargli la cappella e mi invitò a fare lo stesso. Andrea mugugnava di piacere, chiuse gli occhi, forse per non vedere me, ma non disse di no: due lingue insieme non capitano tutti i giorni. Presi in bocca la sua asta umida e durissima e iniziai a succhiare, poi lasciai spazio a Michela, che fece lo stesso.
"Non ce la faccio più, voglio infilarlo in un buco, uno qualsiasi!" disse Andrea provocando le risate mia e di Micky.
"Il lato B non fa per me, non con questo arnese da cavallo!" disse lei, che era una maiala ma aveva i suoi limiti, e mi lasciò campo libero. Mi misi a pecorina e Andrea sputò sul mio buco e iniziò a lavorarci con le dita, poi letteralmente mi impalò, ebbi l'impressione di avere il suo cazzo dentro almeno fino allo stomaco. A un certo punto, mentre lui mi stantuffava con sempre maggior forza, sentii delle pennellate umide intorno al mio buco, e scoprii con sorpresa che Micky si era messa a leccare contemporaneamente l'arnese di Andrea e il mio culo. Sempre più infoiato, l'ex della mia amica tolse di scatto il pisello dal mio buco, provocandomi quasi uno shock.
"Tra poco vengo, cazzo!" disse quasi urlando. Mi girai e mi misi con la faccia sotto il suo affare in attesa dell'inevitabile quanto piacevole getto di sborra. Fui raggiunto da quella porcona di Michela, ormai eravamo cheek-to cheek, come due cagne che aspettano il cibo dal padrone. Ci stavamo ...
... baciando, quando quell'enorme cannone di carne ci sparò addosso una cascata di liquido caldo e vischioso. Sorridemmo entrambi, le facce e le bocche piene del seme di Andrea, e continuammo a baciarci, poi con le lingue iniziammo a togliere lo sperma ognuno dal viso dell'altro, e ingoiammo. Non era finita, però. Con Andrea KO, Michela mi si mise a cavalcioni e scopammo ancora per qualche minuto, finché venni ancora, io sì, nel preservativo.
"Voi due siete una fabbrica di sorprese" disse Andrea, "mai avrei pensato di scopare un uomo, ma in effetti non cambia nulla, bisogna sempre infilare il cazzo in un buco." Ridemmo. "In effetti quella parte è stata un fuori programma anche per me" sorrise Michela "ma mi è piaciuto un sacco, anzi è stata la parte più divertente della serata."
Quella cosa a tre, che avrebbe potuto rovinare i rapporti tra noi, rafforzò la nostra "scopamicizia". Il giorno dopo, Michela tornò a casa con una borsa del sexy shop e ne tirò fuori due stivaletti da dominatrice e, soprattutto, uno strap-on. Da allora, decidemmo di dare alle nostre serate un nome in codice, per intendere che saremmo stati insieme io e lei soli (e io sarei stato sia attivo che passivo, grazie al nuovo sex toy), ognuno per conto proprio, o in tre. Magari prima o poi avremmo organizzato vere e proprie orge, mai dire mai. Inutile dire che Andrea divenne quasi un ospite fisso, almeno una volta a settimana si presentava, io e Michela ci mettevamo a pecora e non aveva che l'imbarazzo della ...