1. Il mondo di Tess. Don Sandro.


    Data: 01/11/2017, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Tibet

    ... i particolari. Lui ascolta con attenzione. -Come e' complicato vivere… non è vero? Siamo delle foglie in balia del vento, come genere siamo destinati a dominare il mondo e poi siamo così schiavi delle nostre debolezze! No… Tess, non ti angustiare… siamo tutti peccatori e tutti degni del perdono e poi… chi può permettersi di scagliare la prima pietra…?-. Mi piace il tono della sua voce, non fa prediche, lo sento partecipe e che soffre per me. -Mi fa piacere parlare con te, Sandro, questa notte sono serena come non mi capita da quando vivo questa storia…-. -Anche a me fa piacere, senti… telefonami… così possiamo continuare…-. Scrive il suo numero su un foglietto e me lo dà. -Ora devo andare…-. Quando gli telefono sento che gli fa piacere sentirmi, mi dà appuntamento in un bar vicino alla stazione. Arriva, è vestito casual e mai lo prenderebbero per un prete, sembra piuttosto un giocatore di rugby, beviamo qualcosa e poi… -Senti… andiamo a parlare in un posto tranquillo, qui è troppo rumoroso e c'è troppa gente…-. Ha la macchina, mi porta verso la periferia, un palazzetto anonimo, saliamo e entriamo in un piccolo appartamento. Mi fa accomodare e mi offre della aranciata. -Ho pensato molto a te da quella notte, a quanto ti succede… a quella tua inclinazione, ma ora… voglio che sia tu a ascoltare. Ci sono delle storie che circolano che mi riguardano e purtroppo sono tutte vere, sono schiavo del sesso, ne ho combinate di tutti i colori e forse dovrò lasciare la tonaca. Io mi ...
    ... pento, mi danno il perdono ma poi… quando e' il momento ci ricasco e soffro della mia debolezza, un po' come te…-. Si torce le mani, mi fa compassione. -Ma perché hai preso i voti? Da quello che ricordo anche da bambino avevi una predisposizione per il sesso piuttosto marcata, volevi sempre giocare con me al dottore!-. Mi guarda, cosa c'è ora? Cosa ho detto? Si avvicina, mi siede accanto e mi abbraccia, cosa faccio? -Aiutami Tess, anche tu sei una peccatrice e conosci il tormento del… dopo, del rimorso, tu mi devi punire…-. -Punire… io? Ma cosa stai dicendo…-. -Prometti che lo farai… che mi aiuterai…-. Mi stringe, ha il viso congestionato, è alterato e trema tutto. Cerco di assecondarlo. -Va bene… ti aiuterò, ma non so come…-. -Mi devi punire, duramente… così non ci ricasco, tu non sai che cloaca di perversione sono, anche adesso… c'è una ragazzina… io non riesco a resistere, ieri l'ho masturbata e se non mi controllo va a finire che la violento, ti prego… dammi il giusto castigo…-. Mi preoccupa e mi fa paura, certo che solo io sono capace di cacciarmi in questi casini. Si alza raggiunge l'armadio e torna con una verga di legno. -Mi devi frustare forte… fino a farmi andar via questi pensieri peccaminosi che mi riempiono il cervello… fammi dimenticare quella ragazzina… la sua vagina stretta e vergine… il suo odore…-. Mi dà in mano il listello, si strappa i vestiti di dosso, è incredibilmente peloso, il torace, la schiena, il ventre e le gambe sono coperti da un vello nero, è ...