1. Realtà quotidiane di tutte noi 4 degenerazione tropicale


    Data: 11/10/2019, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: meridiana90

    ... bene. La mia lingua la sgrilletta veloce e così mi fà segno di tenergli le dita dentro, contro la parete superiore, finchè incredibilmente lei, tenendomi il braccio, lentamente, con un sensuale movimento di bacino ,mi spinge tutta la mano dentro. Completamente dentro la sua fica, fino al polso. Insaziabile. Dopo si fà trapanare la fica dai due cazzi insieme. Non avevo mai visto una donna così elastica. Dalle occhiate, lei ed il suo uomo, sembrano amarsi.
    
    Le avventure in quei giorni non mancano, insomma, cambiando completamente, invito ogni donna a provarci anche una sola volta nella vita. Forse per la lontananza da casa o la permanenza in un posto dove posso considerarmi una fantasma, dove la mia identità è semplicemente quella di una "turista" qualunque, mi lascio andare in modo impudico e vergognoso.
    
    La sera vado al ristorante con un vestitino in cotone bianco, dalle misure vertiginose, senza reggiseno e slip. Già di suo, sopra, col sudore, diventa quasi trasparente. Sotto invece gli altri commensali fanno i contorsionisti, coi lacci delle scarpe o con i fazzoletti che volano misteriosamente, per dare ...
    ... anche per un secondo una veloce occhiata in mezzo alle mie gambe. Io da gran monellaccia, non perdo mai l'occasione di abbassarmi in avanti per qualche futile motivo. Divertendomi a far girare la testa a qualche bel maschione.
    
    Al villaggio sto spesso in perizoma o topless, con le mie piccole poppe al vento, passeggiando spensierata tra le bancarelle, infischiandomene del giudizio delle altre donne. Ovviamente Franco sà che agli altri uomini farebbe piacere allungare la mano sul mio culo e non lo fanno solo perchè c'è lui, allora quando può, tra la folla del mercato, afferra la mano di qualcuno e la poggia lui sulle mie natiche tonde o sulla mia fighetta pelosa.
    
    Faccio pipì all'aperto, dove mi pare, con mio marito che mi guarda come se fossi la sua cagnetta. Specialmente se ci sono passanti, sposto il mio tanga, mi accuccio alla meglio col culo per aria e mostro le mie bellezze alla gente, mentre il liquido dorato sgorga giù fiero e libero.
    
    Mi diverto meglio che posso. Poi via, dinuovo a casa, dove la Carta d'Identità è tutto ciò che sono e faccio, perdendo il meraviglioso anonimato dei paesi tropicali.. 
«123»