1. La segreteria del mio capo


    Data: 11/10/2019, Categorie: Tradimenti Autore: fedeman_05

    ... breve e molto passionale. Ci staccammo e sorridemmo. "Era la mia ultima occasione" mi disse. "Anche la mia" risposi. "Allora ci vediamo domani" e se ne andò.
    
    Il giorno dopo arrivai in ufficio tardi, ormai avevo già chiuso tutti gli scatoloni, dovevo solo caricarli in auto per un ultimo viaggio. Sarei dovuto poi passare da Elena per consegnare tutta la mia dotazione (pc portatile, cellulare ma non il numero che mi veniva lasciato e le chiavi dell'auto, ecc). Verso la una meno qualche minuto entrai nel suo ufficio. Era bellissima. Vestiva una canottiera con infilata sopra una camicia in jeans aperta e una minigonna bianca. mi accolse sorridendo. Inizia a consegnarle quanto avevo portato e le formai i moduli. nel giro di pochi minuti facemmo tutto. "Dove pranzi oggi?" le chiesi. Lei mi disse che avrebbe saltato la pausa pranzo e che sarebbe uscita quel giorno un'ora prima per andare a far compere insieme ad un'amica. La salutai e ci avvicinammo per salutarci ma questa volta ci baciammo subito in modo appassionato. Le passai una mano sulla sua gamba luga e tonica e ele alzai la minigonna per esplorarla più a fondo. Si mise a ridere e mi scostò la man "Non quì e adesso" mi disse e mi baciò spingendomi via delicatamente. Sorrisi e lasciai il suo ufficio col cazzo duro. Me la sarei scopata volentieri. Presi un panino veloce e tornai in ufficio. Ero senza auto e per tornare a casa mi sarei dovuto organizzare con i mezzi pubblici. Verso le due mi arrivò un messaggio di Elena che ...
    ... mi diceva che sarebbe uscita alle sedici ma aveva cambiato programma. se avevo bisogno di un passaggio mi avrebbe accompagnato lei alla stazione.
    
    Accettai ma ci accordammo per vederci un paio di isolati distanti dallo studio per non farci vedere. Anche lei abitava fuori città, nella mia stessa direzione quindi le chiesi di lascirami alla stazione del suo paese così avrei preso il treno da lì. Strada facendo le chiesi il suo nuovo programma per il pomeriggio e mi rispose che era quello di proseguire il nostro incontro in ufficio. Andammo così in un motel. Appena entrati ci buttammo subito sul letto e ci baciammo. Non facemmo in tempo neanche ad accorgerci che ci eravamo già spogliati. Ci abbracciammo einiziammo a baciarci appassionatamente. Le nostre lingue si intrecciavano e le nostre mani esploravano i nostri corpi. Aveva due seni tondi e i capezzoli era già duri. Il mio cazzo stava scopiando e appena Elena me lo prese in mano lo sentii gonfiarsi ancora di più. Le misi una mano in mezzo alle gambe che prontamente si spalancarono. La figa nera era pelosa e curata e già piena di umori. " Scopami Federico, ho voglia del tuo cazzo" e mi fece spazio tra le sue gambe lunghe e toniche. Le entrai piano, senza sforzo e senza fatica e iniziai a muovermi lentamente. "Ahhhhhh, Elena, sei una gran fica" le sussurrai all'orecchio mentre le leccavo il lobo. "Dai Fede, dai!!!!" mi disse, e io inizia a scoparla con forza. lei mi stringeva forte con le game e con i talloni mi puntava il ...