Il ricatto - abusata dai contadini
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Trans
Autore: Troiadentro, Fonte: Annunci69
... era accorto della mia agitazione e rivolgendosi a Giuseppe gli aveva detto “La tua puttana è impaziente , vi lascio soli così puoi accontentarla. Sempre che gli basti il tuo cazzo, mi da l’idea che è una troia insaziabile…” , per poi andarsene insieme a Franco. Quelle frasi mi avevano provocato un discreto fastidio ma anche una certa eccitazione, così ero corsa in camera a prepararmi per il mio maschio che poi mi aveva raggiunta. Non posso certo dire che non mi aveva soddisfatta ma non nascondo che mi aspettavo qualcosa di più. Nelle settimane successive siamo tornati altre 2-3 volte a casa di Mario, ora che sapevo la strada andavo direttamente là con qualche minuto di anticipo per potermi preparare (indossare l’intimo sexy), ogni volta trovavo Mario e Franco ad aspettarmi che mi accoglievano rivolgendomi battute sempre più pesanti alle quali non rispondevo e che continuavano a darmi fastidio ma che mi procuravano una crescente eccitazione. Gli incontri con Giuseppe continuavano a non essere completamente soddisfacenti, anche se non riuscivo a rendermi conto del perché. Di solito ci incontravamo sempre nel primo pomeriggio, così un po’ mi sorprese quando mi propose di incontrarci un sabato mattina. Lui mi disse che, visto che sapeva che il sabato non lavoravo, si era liberato con una scusa. Mi diede appuntamento a casa di Mario per le 11 ed io, come al solito, arrivai con un po’ di anticipo con la mia solita tuta e la borsa con l’intimo sexy. Mario e Franco erano seduti di ...
... fronte casa, a petto nudo e con i pantaloncini, e stavano bevendo una birra. Come al solito mi accolsero con una serie di battute molto pesanti, poi si alzarono per accompagnarmi in casa, dicendomi che la porta era chiusa. Entrarono anche loro e mentre mi dirigevo in camera per prepararmi sentì Mario che, rivolto all’amico, diceva: “Luana ha talmente voglia di cazzo che è arrivata addirittura in anticipo”. “Mi sa che il cazzo di Giuseppe non le basta più” rispose Franco aggiungendo “dovremmo accontentarla noi sta puttana”. Entrai in camera turbata, mi rendevo conto che il fastidio che provavo per quelle battute era sempre più sfumato rispetto all’eccitazione che mi procuravano. Mentre mi preparavo pensavo alla loro arroganza , mi sentivo offesa ma al tempo stesso incredibilmente eccitata. Tra l’altro quel sabato ero già su di giri perché avevo comprato e stavo indossando intimo nuovo molto sexy, calze a rete, perizoma nero di pizzo ed una sensualissima guepiere nera di pizzo che esaltava e rendeva irresistibile il mio culetto. Mi ero stesa sul letto in attesa di Giuseppe ma non riuscivo a togliermi dalla testa Mario e Franco, pensavo che da un momento all’altro sarebbero entrati in camera e mi avrebbero preso in maniera rude e la cosa mi eccitava al punto che più che un pensiero era diventata una speranza. A distogliermi dalle mie fantasie ci pensò all’improvviso la voce di Mario che mi chiamava “Luana vieni che c’è Giuseppe al telefono che ti deve parlare”. Pensai che mi ...