Il ricatto - abusata dai contadini
Data: 01/11/2017,
Categorie:
Trans
Autore: Troiadentro, Fonte: Annunci69
... stavano prendendo in giro ma immediatamente mi ricordai che avevo lasciato il cellulare in macchina e che, quindi, se anche mi avesse chiamato Giuseppe non avrei potuto rispondere. Indossai in fretta la tuta sopra l’intimo e andai verso la sala. Mario e Franco erano seduti sul divano e stavo guardando la tv, al momento non feci caso cosa stessero guardando . Mario mi passò il cellulare e Giuseppe mi disse che aveva avuto un contrattempo, chiedendomi di avere pazienza ancora un po’ e di aspettarlo perché forse riusciva ad arrivare più tardi. Chiusi la conversazione e appoggiai il cellulare sul tavolo come mi aveva detto Mario, mi voltai verso di loro che erano seduti sul divano in pantaloncini e sembravano molto interessati a quanto stavano vedendo in tv, contemporaneamente solo allora mi accorsi dei suoni inequivocabili che arrivavano dalla tv: stavano guardando un film porno. Mi girai verso la tv e sul video vidi l’immagine di un uomo maturo disteso sul letto mentre veniva spompinato da quella che appariva una ragazza e che , piegata a 90 gradi tra le cosce di quel maschio, mostrava quasi in primo piano alla telecamera il suo bel culo con perizoma e reggicalze. Ma mi bastarono pochi secondi per capire che quella sul video era la camera di Mario, che quell’uomo era Giuseppe e che quella insaziabile pompinara ero proprio io. Mario (al momento non sapevo se d’accordo con Giuseppe) aveva ripreso uno dei nostri incontri e ora insieme all’amico si stava divertendo a rivederlo. ...
... Ancora una volta mi sentivo infuriata ma al tempo stesso eccitata, rimasi per un attimo immobile mentre Mario si alzò dal divano e venne al mio fianco dicendomi: “Sei davvero una gran puttana, si vede che ti piace troppo il cazzo, si capisce da come lo ciucci e da come godi quando lo prendi in culo”. Rimasi muta e immobile mentre Mario con il telecomando mandava velocemente avanti le immagini fino al punto in cui si vedeva Giuseppe che mi montava ed io che, quasi in primo piano, gemevo e godevo come una vacca. “Chissà cosa penseranno i tuoi amici e i tuoi colleghi quando vedranno su internet che troia che sei” mi disse con arroganza. Quell’esclamazione fu come un cazzotto che mi risvegliò, provocandomi una reazione. “Brutto stronzo non ti azzardare a mettere quelle immagini su internet” esclamai rivolgendomi contro di lui con tono minaccioso. Mario, però, mi bloccò immediatamente afferrandomi da dietro e tirandomi verso di lui. La sua forza fisica mi sovrastava, mi teneva bloccata senza permettermi di muovermi, sentivo la sua patta premere sul mio culetto,sentivo il suo respiro addosso. “Sta tranquilla puttana, tu fai tutto quello che ti diciamo e nessuno vedrà mai queste immagini. Oggi sarai la nostra schiava, la nostra cagna e ti useremo come più ci piace. E vedrai che piacerà anche a te” mi sussurrò all’orecchio mentre mi apriva e mi toglieva la giacca della tuta e mi sfilava i pantaloni, lasciandomi solamente in perizoma e guepiere. Non ebbi neppure il tempo di realizzare ...