Puttane! (4)
Data: 13/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: crigio
Non appena si spengono le luci sul palcoscenico, tutti si alzano dai tavolini e si formano dei capannelli di corpi nudi o seminudi che si strusciano gli uni contro gli altri. Il suono di gemiti e respiri pesanti si diffonde nella sala e diversi ragazzi sono già inginocchiati a praticare intense fellatio allo stallone di turno.
Mi volto alla mia destra a cercare il mio vicino di tavolo, ma a quanto pare si è già confuso nella mischia e l’ho perso di vista.
“Che ne dici di andare di là?”, mi chiede Enrico, indicando col capo la direzione verso la quale Andrea ci ha detto trovarsi il privé.
“Perché no?”, rispondo, e anche noi ci alziamo dalla sedia e ci incamminiamo verso la tenda che separa la sala principale da quello che mi immagino essere un postribolo di periferia.
Poco prima di scostare il telo, Enrico mi blocca: “Ah, scusa! Ho visto un collega! Vado a salutarlo e ti raggiungo, ok? Tu va’ avanti intanto!”.
“O… ok…”, mormoro, titubante per quello che potrei trovare oltre l’uscio. Lo vedo dirigersi verso il bancone e poi distolgo lo sguardo da lui e continuo la mia esplorazione.
Arrivato alla tenda, allungo un braccio e la apro. Immediatamente fatico a mettere a fuoco, a causa della differenza nell’illuminazione. Infatti, il “retrobottega” mi acceca, tanto è forte l’intensità dei fari. Poi, il primo stimolo che mi arriva è più sonoro che visivo. Diversi mugolii di piacere mi giungono alle orecchie incitandomi a stropicciarmi gli occhi per schiarirmi la ...
... vista. Allora, riesco a vedere una serie di divani addossati alle pareti della stanza e sopra, stesi a gambe sollevate e a cosce spalancate, numerosi ragazzi in attesa di qualcuno che li faccia godere. Alcuni di loro sono già tra le grinfie di qualche stallone che infila le sue mani e le sue dita in ogni buco libero. Ma ce ne sono anche di liberi, totalmente abbandonati, frementi e desiderosi di attenzioni, che si dimenano in preda ad attacchi di libido, forse per le scene che si offrono ai loro sguardi e delle quali vorrebbero essere protagonisti.
“Wow!”, esclama, d’un tratto, Enrico, sopraggiunto alle mie spalle.
“Mi raccomando: se vuoi farti scopare da qualcuno qui dentro, devi farti pagare, chiaro?”, mi sussurra ad un orecchio Andrea, arrivato subito dietro il mio ragazzone.
Io mi volto e lo guardo allibito. “Che cosa???!!!”, sbotto, tra l’incazzato e l’incredulo.
“Beh! Non fare la santarellina, adesso! Tanto, dei soldi che prendi solo una piccola parte rimane a te. Il resto è mio!”.
Io rimango senza parole.
Sposto lo sguardo su Enrico, che però non sembra altrettanto sbigottito. Anzi, sulla sua faccia si dipinge un sorriso furbetto, di chi già si immagina la scena del proprio ragazzo sbattuto da chissà quanti uomini e poi pagato per le prestazione offerte.
Andrea esce dalla stanza. Enrico mi si accosta e mi fa: “Ehi! Ma che problema c’è? Ha ragione lui! Per te è come al solito! Devi solo godere!”.
“Che problema c’è? Io non sono una puttana! Posso fare ...