1. Puttane! (4)


    Data: 13/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: crigio

    ... Non puoi immaginare come può diventare!”. Sollevo lo sguardo e lancio un’occhiata stranita al mio ragazzone, il quale, portandosi un indice davanti alla bocca, mi fa segno di tacere e di stargli dietro. Sta cercando di eccitare il più possibile quel porcone, sperando che poi mi fotta e mi faccia godere.
    
    “Sì, è bellissima… slurp!”, bofonchia lo sconosciuto, mangiandomi letteralmente la rosellina. D’un tratto, si rimette in piedi e vedo la sua minchia alzare la testa a scatti. È talmente eccitato che il sangue affluisce fino al glande con una frequenza esagerata. Si avvicina al mio culo e mira al buco. Sono così fradicio che mi sprofonda dentro con facilità.
    
    “Oh, cazzo! Che meraviglia!”, rantola, mentre mi percorre il budello fino in fondo con tutta la sua asta. Di colpo, un altro tizio salta sul divano alla mia sinistra, in ginocchio, e la sua verga mi sbatte contro il naso.
    
    “Succhiala, puttana!”, mi insulta, lanciandomi addosso un centone. “Succhiala, che poi ti sfondo come ti meriti!”. Senza farmi pregare, imbocco il glande e lo ciuccio intensamente incavando le guance. “Oddio! Che sucaminchie sublime!”, si complimenta il secondo stallone, reclinando indietro il capo e abbandonandosi alle mie fauci golose. Intanto, il primo tipo mi sta solcando lo sfintere, avanti e indietro, lentamente ma con profonda intenzione. Mi fissa affannato e si trattiene dal venire subito. Il mio culo lo deve eccitare all’inverosimile, tanto che mi sembra di vederlo tremare tutto. Una ...
    ... goccia di sudore gli imperla la tempia sinistra e le sue narici si aprono per prendere più ossigeno. Le sue mani mi stringono forte le chiappe e sento le unghie incidermi la pelle.
    
    “Merda! Sei troppo arrapante! Mi fai sborrare, TROIA!”, esclama alla fine, e il suo andirivieni accelera e inizia a fiottarmi caldo nettare nelle viscere. Uno spasmo lo fa piegare in avanti e dalla bocca semiaperta gli cola un rivolo di bava, mentre i suoi occhi si rivoltano nelle orbite. Quando si riprende aggiunge con un filo di voce: “Ti meriti una mancia”, e dal marsupio tira fuori altri 50 euro che Enrico gli strappa rapido dalle mani.
    
    “Ora è il mio turno, puttana!”, dice il tipo in ginocchio sul divano. Scende a terra, si carica le mie gambe sulle spalle e mi precipita in corpo con estrema sapienza. La sua bega è ben lubrificata dalla mia saliva e quindi mi scivola in culo con facilità, aiutata anche dal liquido vischioso che il primo stallone ci ha riversato dentro. “Porca vacca! Sei un forno!”, soggiunge, e, appoggiandosi con le mani sulla seduta e puntando i piedi, comincia a scoparmi di gran lena. Da sopra Enrico mi massaggia il petto e mi titilla i capezzoli. Io lo guardo con gli occhi lucidi della lussuria e mi lecco le labbra per il crescente piacere che questo secondo toro mi sta regalando.
    
    “Vedo che stai godendo tanto, amore!”, mi sussurra il gigantone. “Dai, ancora di più! Di più, di più!”. Il suo incitamento sembra influenzare il mio respiro: sento aumentarne la frequenza, ...