Lina
Data: 13/10/2019,
Categorie:
Incesti
Autore: Enigma72
... FRATELLO CHE ORA E ANCHE MIO MARITO E NON TI PERMETTERE MAI PIU DI INSINUARE CHE NON LO SIA.-Pamela si fermo un attimo sta ansimando. Lina era rimasta senza parole, non pensava di aver ferito la figlia cosi profondamente, non l aveva mai vista cosi arrabbiata, nemmeno quando aveva scoperto il suo legame incestuoso con i figli.-e ora parliamo di te, riprese Pamela che aveva appena ritrovato il fiato, -brutta�brutta�troia. Mi fai anche diventare volgare. Allora lo hai detto a Francesco che Stefano viene li e ti scopa di tanto in tanto?Lina rimase in silenzio, non pensava che sua figlia sapesse della relazione clandestina con l�altro figlio.�se lo viene a sapere Fra mi toglie la pelle di dosso� penso.-stupita che io lo sappia? Chiese Pamela. -Stefano mi dice tutto. Ti dirò di più a volte sono io a incoraggiarlo. Ti ricordi qualche giorno fa? E venuto da te, te lo ricordi?-si, rispose Lina con un filo di voce.-si certo e entrato in casa tua ti ha afferrato per i capelli sbattuta sul tavolo della cucina, ti sollevato la gonna e te lo messo dentro, usandoti come un oggetto. Come piace a te. Perché ti e piaciuto vero?-si, disse Lina con filo di voce.-cosa hai detto mamma? non sento.-Ho detto si, ripeté Lina con più voce -mi è piaciuto molto. Mi piace quando gli uomini mi prendono senza avere nessun rispetto per me, lo sai. E quando lo fanno i miei figli mi piace molto di più.-quando lo fanno i tuoi figli, e quando lo fa tua figlia? Hai detto a Francesco dei nostri giochi? Gli ...
... hai raccontato di quando o messo quelle scarpe con punta e tacco a spillo in metallo?A Lina il ricordò di quel giorno le tornava alla mente come una serie di istantanee. Sua figlia che si presentava in casa senza avvisare , come sempre, ma come sempre quando Francesco non era in casa. Pamela che le ordiva di spogliarsi e di sdraiarsi a terra. Lei che ubbidiva. Pamela che le conficcava quei tacchi duri in tutto il corpo, nei palmi delle mani, nelle braccia, nelle cosce. Il dolore e il piacere, o forse il piacere del dolore. Poi le aveva ordinato di girarsi sulla pancia e le aveva camminato sulla schiena piantando il tacchi sui glutei, nei reni, fra costola e costola. Lina ricordava il piacere, il dolore, le urla quando dopo averla fatta girare nuovamente sua figlia le aveva spinto entrambi i tacchi nei seni, li sentiva entrare nel suo corpo. Metallo alieno che le penetrava la morbida carne e non sembrava avere una fine. Li solo per farla godere dolorosamente. Ricordò che le aveva ordinato di allargare più che poteva le gambe, e lei aveva ubbidito. Cosi la Pamela le aveva sferrato un calcio alla figa oscenamente aperta e bagnata. Ricorda la sorpresa e il dolore. La punta metallica entrarle dentro finche poteva e poi sbattere violentemente sulle grandi labbra. Ricorda Pamela sedersi su di una sedia, allargare le gambe e masturbarsi, guardando la madre contorcersi sul pavimento. Ricorda che senza che nessuno glielo avesse ordinato striscio fino a raggiungere quelle scarpe e adoro ...