1. La mia segretaria Padrona


    Data: 13/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80, Fonte: EroticiRacconti

    Sono il direttore generale di una grande azienda. La mia segretaria è una signora sui 45, non molto alta, ben curata e si intuisce che in gioventù doveva essere una bella ragazza dall'aria furba. Una mattina entrò nel mio ufficio "dobbiamo parlare" "dimmi". Aprí il suo portatile e mi mostrò una serie di foto di me con la mia amante. Subito dopo tirò fuori le ricevute della mia carta aziendale in cui si capiva che le spese non erano solo per me. Mi aveva incastrato, aveva fatto un vero e proprio dossier! Mi incazzai, accusandola di avermi spiato, che l'avrei denunciata e fatta licenziare. Mi lasciò sfogare poi calmissima mi disse: "non sei nella posizione di minacciare, se non fai come dico io le foto arrivano a tua moglie e tutto il resto al titolare. Perderai il tuo matrimonio, i tuoi soldi e il tuo lavoro." "è un ricatto! Cosa vuoi? Soldi?" Si mise a ridere "ma no! Voglio sottometterti, umiliarti e punirti. In pubblico saremo ancora direttore e segreteria, in privato tu lo schiavo e io la Padrona." Mi incazzai di nuovo, dandole della pervertita e altri insulti. Mantenne di nuovo la calma "hai tempo fino a domani per decidere, è una offerta generosa." Uscì e si comportò normale per tutto il giorno. Io ero travolto, pensai a tutto ma non avevo soluzione. Il giorno dopo si presentò nuovamente da me e mi chiese cosa avevo deciso. Non potevo fare altro che accettare. "ottimo, vedo che hai scelto il meglio per tutti. Veniamo alle regole: per prima cosa devi lasciare la tua ...
    ... amante oggi stesso. In privato e con la porta chiusa ti rivolgerai a me come Padrona, in pubblico continuerà tutto prima. Se solo ho il sentore che vuoi farmi qualche scherzetto sai cosa succede. Per il resto: io darò gli ordini, tu ubbidirai senza esitazione. Non avrai segni visibili, non farai niente che abbia conseguenze stabili se non al tuo ego di maschietto. Chiaro?" "sì" "sì come?" allungò fulminea una mano ad afferrarmi il pacco. "sì Padrona!" "bene cominciamo con la tua sottomissione. Leccami i piedi" Si sedette su una sedia togliendosi le scarpe, era caldo e non aveva calze. Mi sedetti di fianco e presi un piede in mano. "ma no, in ginocchio." Mi inginocchiai nel mio prezioso completo e cominciai a leccare il piede, sul collo. Poi seguendo i suoi ordini leccai sotto la pianta, tra le dita e poi mi mise il piede in bocca per succhiarle. Passai quindi all'altro piede. Solo quando furono entrambi completamente lavati di saliva fu soddisfatta e mi fece alzare. "bravo, non sono una appassionata del genere ma mi è piaciuto. Adesso lavora, tornerò più tardi." Ero sempre più confuso. Il resto della giornata passò normale fino al primo pomeriggio. "bene, adesso passiamo al secondo atto di sottomissione." Con mia sorpresa, si sollevò la gonna e calò le mutandine mostrando la figa con una striscia di pelo. Poi tirò fuori un bicchiere, si accucciò pisciandoci dentro. Poi si sedette spalancando le gambe e mi ordinò di pulirla. "però non ti eccitare troppo, se mi lecchi la figa è ...
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