1. La mia segretaria Padrona


    Data: 13/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Deadpool80, Fonte: EroticiRacconti

    ... perché voglio io e ora è solo un assaggio." Mi inginocchiai e leccai, aveva ovviamente il sapore acidulo del piscio. Mi fece fermare dopo pochissimo. "basta così che sennò mi ecciti. Ora siediti." Mi fece sedere sulla mia poltrona. Poi mi infilò una mano dentro i pantaloni, dentro le mutande. "devi avere un discreto attrezzo". La sua mano si fece strada fino ai testicoli. "adesso bevi tutto, non vorrai mica che vada in giro con questa roba." Accennai un rifiuto disgustato ma una stretta alle palle mi richiamò all'ordine. Allentò la presa quando vide che stavo portando il bicchiere alle labbra. Lo vuotai facendo più veloce possibile per contenere lo schifo. Tolse la mano e si ricompose. "bene per oggi hai finito, ci vediamo domani." Il giorno dopo si presentò subito alla mattina, con un atteggiamento completamente diverso. "beh mi dispiace che tu la prenda male, non ti preoccupare, avrai anche tu le tue occasioni per godere..." si avvicinò in fare suadente e mi mormorò ad un orecchio "che ne dici se ti faccio una bella sega?" Era una sorpresa, erano stati giorni difficili e l'idea mi piaceva. Mi slacciò la cintura, e infilò la mano dentro i pantaloni e poi le mutande. In poco fu duro e si mise a segarmi. "purtroppo non abbiamo molto tempo, dobbiamo fare veloce." mi fece una sega molto veloce, quasi violenta, sborrai in poco. Certamente sapeva come fare. Si pulí e se ne andò. Tornò dopo un paio di ore. "sai cosa, mi è piaciuto. Te ne faccio un'altra." di nuovo si ripeté la ...
    ... stessa scena di prima, con una sega velocissima e sborrata. Poco prima di pranzo venne di nuovo "voglio vedere se ce la fai ancora maschione." anche stavolta mi masturbò, ci mise un po' più tempo ma venni per la terza volta. Andai in bagno. Avevo la cappella rossa infuocata. Non la vidi fino a metà pomeriggio. "ho prenotato la sala C per due ore, ho detto che nessuno deve disturbare che stiamo facendo la revisione di un progetto." Era una sala in una specie di solaio, isolato. "siediti, apri i pantaloni e tiralo fuori." Prese a segarmi piano nuovamente, non mi veniva immediatamente duro però. Allora si aiutò con la bocca, poi quando fu duro usò alcune gocce di lubrificante per continuare a segarmi. Era un po' doloroso e fastidioso ma l'abilità compensava. Venni per l'ennesima volta. Mi tirò giù i coglioni con una mano e con l'altra mi fece uscire fino all'ultima goccia. La mia sorpresa fu che non smise di segarmi. Riprese subito dopo con vigore trattenendo le palle e intimandomi di stare zitto. Mi sembrava di avere la cappella in carne viva da quanto era sensibile e da quanto dolore provavo. A quel punto dato che stavo facendo troppo casino con una rapida mossa prese dalla borsa le sue mutande e me le infilò in bocca come bavaglio. Continuò senza tregua finché non venni, sborrando le ultime gocce. Ero stremato e con il cazzo infuocato. "oggi hai imparato che il tuo cazzo mi appartiene e ci faccio tutto quello che voglio, hai pensato che volessi farti le seghe, ma volevo punirti a ...
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