1. Le avventure del giovane Fabio


    Data: 14/10/2019, Categorie: Etero Dominazione / BDSM Autore: mikimark, Fonte: RaccontiMilu

    Tutto iniziò in un caldissimo pomeriggio di primavera. Ero a casa di Alice, mia compagna di classe. Ma Alice non era solamente una mia compagna di classe. Era anche da quasi un anno la mia morosa. Diciassette anni, era una bellissima ragazzina ed anch'io le piacevo un sacco.Era piuttosto alta, longilinea, con due bellissime gambe lunghe e affusolate. La ragazzina sapeva valorizzarle in un modo molto semplice: mostrandole. Indossava infatti sempre minigonne molto colorate, leggerissime e, spesso soprattutto d'estate, bianchissime e molto, molto trasparenti. Con malizia faceva così intravedere a tutti il suo meraviglioso culetto e, ai maschietti più mascalzoni e furbacchioni, svelava il pizzo, il colore e soprattutto le microscopiche dimensioni della sua mutandina. Perizoma e tanga erano i suoi tipi di mutandine preferiti. Tra i suoi compagni di classe maschi, i più canaglia, era stato indetto il concorso 'Scopri le mutandine di Alice. Tanga, perizoma o nulla?' �Voi non lo saprete proprio mai! � aveva commentato lei infastidita quando venne a conoscenza del sondaggio sul suo indumento più intimo � Lo sa solo Fabio, il mio moroso. E di lui mi fido...� Aveva ragione. Sebbene tormentato e costretto ad autentici interrogatori da un bel numero di segaioli non svelai mai quel suo segreto.Portava lunghi capelli neri corvini riccioluti che facevano da cornice ai due splendidi occhioni azzurri. Quando li sgranava mi faceva impazzire.Aveva due tette piccoline ma gonfie e dure come il ...
    ... marmo. Le due areole erano molto grandi e di un rosa intenso che ben si intonava con il candore delle sue giovani e fresche mammelle da diciassettenne. Un seno da accarezzare, leccare e succhiare. Le due tettine, sode e leggermente appuntite, stravincevano la lotta contro la forza di gravità ed anzi puntavano al cielo. Il reggiseno era praticamente inutile e non riusciva a nascondere i suoi capezzoloni che oltre ad essere particolarmente grandi erano sempre molto appuntiti.Le sue mammelle lei le offriva così, orgogliosamente. Alice era una femminuccia caldissima di temperamento e quando si accendeva non riusciva a nascondere la sua eccitazione. Le piaceva da impazzire essere succhiata sui capezzoli già turgidi e ritti. Io questo lo sapevo e pure li mordicchiavo provocandole così autentici fremiti e addirittura piccoli orgasmi. Le piaceva infatti troppo essere baciata e mordicchiata proprio là, sulle tettine e sui capezzoloni! Si arrabbiava solamente quando sui candidi seni lasciavo le tracce dei miei succhiotti. �Non sopporto che mi marchi come una vacca!� mi sgridava, ma poi le passava..Per farle fare le cosine che tanto mi piacevano iniziavo, sempre torturandola così. Proprio lì, sulle tettine che, per il piacere provato dalla femmina, si indurivano sempre di più... Alice perdeva in quei momenti la testa e non riusciva a nasconderlo. A quel punto diventava una splendida femmina. Faceva di tutto, con i limiti che la giovane età le consigliavano. Assai ristretti, per fortuna ...
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