1. Claudi, la giovane albanese


    Data: 18/10/2019, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... “travestimento” la sua bellezza era evidente. Avendola per casa ebbi modo di vederla e “misurarla” per bene. Era alta, secondo me sfiorava il metro e settanta, mi ripromisi di chiederlo, in un futuro in cui vi fosse una maggiore reciproca conoscenza. Era longilinea, le gambe magre così come le braccia. Doveva avere una ossatura leggera. Nell’insieme non doveva superare i cinquanta chili. I capelli erano lisci e tendevano al castano, ma era il loro colore naturale? Gli occhi erano color nocciola e notai che non usava fondotinta e rossetto. Era “naturale”. Unico vezzo evidente lo smalto alle unghie delle mani e dei piedi. Utilizzava lo stesso colore per ambedue e tendeva a cambiarlo ogni settimana. Le dita delle mani erano lunghe e magre in linea con il resto del corpo; i piedi calzavano un trentotto/trentanove. Alla mano sinistra portava un cerchietto color come fosse una vera, ma non ci giurerei, poteva essere un comune anello. Per finire, quei punti dove spesso si concentra l’attenzione maschile e anche, spesso, quella femminile. Il seno: avrei scommesso per una terza. Il sedere o culo se preferite: tondo, alto, non grande, anzi più sul piccolo, ma bello da vedersi. Quando arrivava a casa mia indossando pantaloni e maglietta avevo l’occasione di vedere come il suo corpo fosse distribuito armoniosamente senza spigoli o rotondità eccessive. Una sinuosa s ribaltata. Chissà se questi corpi siano una caratteristica delle donne albanesi? Mi resi conto che vederla girare per casa ...
    ... risvegliò il mio interesse maschile. La mia vita sessuale era “dall’andata” di mia moglie al minimo: una sega ogni tanto leggendo un libro porno. Non che prima fosse un gran che. Anche quando c’era mia moglie, se faccio una media, facevamo l’amore ogni tre/quattro mesi, nel frattempo qualche masturbazione per conto mio. Perché? Boh, non so rispondere. L’età che avanza, i figli, Il lavoro, l’interesse sessuale minore per la partner…non so; comunque era così e non stavo male e penso nemmeno mia moglie. Ma vedere una giovane e bella ragazza girare per casa, che indossava un grembiulone che non le “sottraeva” nulla mosse la mia immaginazione. Fantasticai che sotto non indossasse nulla, o quasi, e ciò risvegliò la mia malizia sessuale da anni sopita. Realizzai che a sessantadue anni ero ancora, almeno mentalmente, attivo sessualmente e se mi limitavo a saltuarie seghe era sicuramente per la mancanza di stimoli. Non mi andava di andare prostitute, non l’ho mai fatto nemmeno da giovane. Allora non ne avevo il bisogno, oggi invece pur avendo il bisogno pensavo che il pagare mi impedisse il piacere. Iniziai ad immaginare, seduto sulla mia poltrona preferita, situazioni erotiche con Claudia mentre facevo finta di leggere il giornale. Con la mente divagavo curando i suoi movimenti. Mi immaginavo le sue tette nude, dovevano essere una seconda o terza, sballottare libere sotto il grembiule. E sotto il grembiule “vedevo” i peli chiari sul pube chiedendomi se quelle trasparenze che “vedevo” ...
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