1. Claudi, la giovane albanese


    Data: 18/10/2019, Categorie: Etero Autore: 1945, Fonte: RaccontiMilu

    ... corpo. Tenendola leggermente per mano andammo alla mia poltrona. Mi sedetti e mentre lei guardava i miei movimenti estrassi il pene congestionato come a dimostrarle che era la verità quel che dicevo. Quella fu una vera prima sega, perché lasciai fare tutto a lei. Mi misi comodo facendole spazio. Lei si sistemò per impugnare con comodità il mio pene e…..alla mia venuta, quando lo sperma le unse la mano ed invase il mio pene le chiesi se per favore potesse andare in bagno e prendere un piccolo asciugamano per non sporcarmi i pantaloni. Lo fece. Le diedi altri cento euro. Non ci fu bisogno di parole. Li prese calando il capo e biascicando tra i denti uno stentato grazie. Dalla volta successiva la aspettavo con impazienza per la mia sana sega che lei “attivava” senza impacci. Ormai faceva parte del suo lavoro. Non aveva più dubbi o titubanze. Mi sedevo sulla poltrona. Estraevo il rigido pene. Lei si sedeva al mio fianco, nella posizione a lei più comoda e aveva preparato già prima il piccolo asciugamano per la pulizia finale. Quando il lavoretto era completato buttava l’asciugamano tra le cose da lavare e poi continuava i lavori di casa. Pian piano era diventata normalità tant’è che se seduto sulla poltrona nicchiavo nell’estrarre il pene ci pensava lei. Sbottonava, calava cerniera e slip e lo estraeva. Mi pareva, a volte, di vedere nel suo sguardo una domanda: come fa ad ...
    ... essere sempre così duro? (io sapevo la risposta). Nel tempo diventò una pratica così usuale che avevamo l’occasione di conversare mentre la sua mano dolcemente, ma decisamente, mi cingeva il membro. Parlava senza interrompere la masturbazione. Aveva preso un suo comodo ritmo che sapeva mi avrebbe portato all’eiaculazione. Solitamente usava la mano destra per masturbarmi e solo quando i tempi della mia eiaculazione si allungavano troppo e la mano si stancava metteva in gioco la sinistra, ma solo per il tempo necessario che l’altra mano si “riprendesse”. Mi diceva che usare la mano sinistra le fosse scomodo. Effettivamente con la sinistra aveva una presa meno decisa e anche a me non dava quel piacere che avrebbe portato al completamente dell’atto. In un mese incasso ottocento euro, uno sproposito per la loro realtà. Le chiesi come avesse giustificato al marito queste entrate. Mi confessò che gli aveva detto che aveva guadagnato trecento euro in più del solito perché aveva fatto degli straordinari (il marito era fuori paese per lavorare e non poteva sapere tutti i suoi movimenti giornalieri) e che cinquecento euro li aveva nascosti. Mentre mi diceva queste cose mi resi conto di come soffrisse e faticasse a mentire al marito. Le dissi che avremmo dovuto trovare il modo di giustificare credibilmente queste entrate. Dalla sega al primo pompino passarono quasi tre mesi. Pareri ed aiuti 
«12...5678»