1. Tendenzialmente donnaccia


    Data: 18/10/2019, Categorie: Dominazione / BDSM Autore: Miriana

    ... a me, da dietro, mi aveva stretta a lui e si era addormentato quasi subito in quella posizione. L’autista invece, prima di coricarsi, si era inginocchiato di fronte al mio viso, se lo era menato a lungo sussurrandomi i più infamanti insulti che si possono rivolgere ad una donna, e alla fine, si era svuotato sul mio viso in modo tale da costringermi a chiudere gli occhi …, per non che lo sperma mi offuscasse la vista. Subito dopo però si era premurato di detergermi il volto con la massima cura e delicatezza, prima di unirsi al mio corpo nel più classico dei sanduich, pari ad una fettina di prosciutto fra due fette di pane carrè. In breve tempo, si addormentò anche lui, pesantemente, seguito da me, non meno spossata dei miei due straordinari amanti. Nonostante Tony, prima di sdraiarsi vicino a me avesse caricato al massimo il camino di legna da ardere, nella notte m’ero svegliata per il freddo, ma soprattutto perché, la lingua di qualcuno, si era inserita fra le mie cosce prepotentemente, e mi leccava con tale foga da farmi raggiungere quasi l’orgasmo. Quando finalmente riuscii ad aprire gli occhi e a mettere a fuoco chi mi stava lappando, quasi mi prese un colpo. Cocco, il mastino napoletano si era accucciato fra le mie gambe, forse inavvertitamente divaricate mentre dormivo e, sicuramente, attratto dal profumo di sesso emanato dalla mia vagina, si era messo a leccarla con una bramosia molto simile a quella degli uomini, donando a me un identico piacere umano, se non di più … ...
    ... Il piacere che stavo provando in quel preciso momento, è quasi impossibile da tradurre in lettere; posso solo dire che, raramente ho conosciuto degli uomini che sapessero usare la lingua in quel modo delizioso, straordinariamente eccitante. Il pene del Molosso era sguainato in tutta la sua interezza, e dai movimenti del bacino, lasciava intendere più che chiaramente la sua voglia di farsi una cagna, giusto la bestia in cui io in quel momento mi sentivo di interpretare. Lentamente, senza destare i miei due amanti, mi sono messa carponi e mi sono avvicinata con il sedere il più possibile a Cocco, il quale, dopo avermi gettato le due zampe anteriori sulla schiena, tentava di penetrarmi, senza riuscirci, poverino, sino a quando, eccitata al massimo, l’ho guidato con una mano dentro di me, trasognante per le piacevolezze che quel contatto animale stava fomentando nel mio corpo, nella mia mente, lanciandomi verso un universo di goduria inesplorato, iperbolico, infinito e straordinariamente stratosferico. Al limite della sopportazione lussuriosa che mi stava facendo godere come appunto una cagna, iniziai a lamentarmi senza ritegno, destando entrambi i miei precedenti amanti tormentata piacevolmente da quel membro tenace che continuava imperterrito a sollazzarmi, a vagare duro come la pietra nella mia vagina ingorda, mai così voluttuosamente appagata. Il quadretto sessuale che Tony e il suo autista si erano trovati di fronte, aveva destato nuovamente la loro voglia, ma anche se Cocco ...
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