Vendetta
Data: 20/10/2019,
Categorie:
Incesti
Etero
Autore: franny
Sara fece scorrere le dita sulla piega della vestaglia di ciniglia e l'apri anteriormente, poi si piego sul letto dove dormiva il suo fidanzato, immobile, decisamente ubriaco.Si fece scivolare la vestaglia dalle spalle. Cadendo sul pavimento, questa fece un suono soffocato, come uno sbattere d'ali nell'aria. Lei guardò in basso verso il suo seno dolorante, poi guardo con disprezzo il suo uomo che cambiando posizione aveva emesso un sonoro peto.Si sdraiò nel letto leggera e furtiva. Era sicura che anche se fosse entrato un tir sfondando le pareti lui non si sarebbe svegliato. Il che era stato un bene insomma.Certo la serata non era cominciata nel modo in cui si aspettava o desiderava, ma poi non era finita cosi male.Avevano appuntamento in uno dei più bei ristoranti della città. �Alle otto puntuale� le aveva ricordato lui chiamandola nel pomeriggio. Così era corsa a casa per prepararsi, doccia un leggero velo di trucco. Poi aveva scelto con cura ogni cosa da indossare. L'abito nero a tubino, che le strizzava leggermente i seni mettendoli in risalto. Sotto della lingerie nera orlata di pizzo la sua preferita. Per completare l'opera indosso anche delle scarpe con un tacco dieci, nero lucide. Si guardo allo specchio, passando la mano sui fianchi e pensò: �Sei uno schianto Sara�. Chiamò un taxi per andare all'appuntamento.Il commento del tassista �Signorina il suo cavaliere è davvero fortunato� le diede la conferma che era davvero in tiro quella sera.Purtroppo alle nove meno un ...
... quarto del suo cavaliere non c'era ancora nessuna traccia. Passeggiava davanti al ristorante nervosamente �Pessima settimana per smettere di fumare� si disse ormai in procinto di andarsene a casa. Nemmeno rispondeva al cellulare: �Grandioso� pensò lei. Si sentiva frustrata e umiliata dalla situazione.Poi alle nove ed un quarto, giunse la chiamata. �Sto arrivando, scusa�. Se non fosse stata in mezzo alla strada gli avrebbe urlato contro. Lo avrebbe coperto di insulti come meritava. Ma decise di reprimere il suo lato furente e gli disse: �Dieci minuti, poi vado via�.Dopo cinque minuti, la sua Jaguar rossa fece ingresso nella via. Si mise in un posto dove la sosta era vietata e scese per andargli incontro.Appena le fu vicino, una cosa fu chiara fin da subito: era ubriaco. Il solo odore dell'alito era in grado di farla ammalare di cirrosi epatica. �Che cazzo hai combinato?� esplose Sara. Lui farfugliò una risposta comprensibile a tratti, lei comprese fondamentalmente che gli era andato male un affare di lavoro. �Bere non ti aiuterà di certo a porre rimedio alla situazione� interruppe la frase, che normalmente sarebbe terminata con: �Idiota!�.Entrarono nel ristorante, e l'incubo di Sara continuò. Lui bevve ancora e ancora, era sul punto di stramazzare sul pavimento. Dopo aver pagato il conto, Sara lo condusse alla macchina. Perse la pazienza definitivamente quando dovette discutere con lui per circa dieci minuti per farsi consegnare le chiavi dell'automobile. Alla fine lo convinse a ...