1. In Estate, di nuovo a casa


    Data: 20/10/2019, Categorie: Etero Incesti Autore: PeneCurioso

    ... senza che loro alzassero un dito. Tra i ragazzi della zona ce n'era uno, Giovanni, che fin dalle medie era stato soprannominato Pade, che non mancava di sfoggiarsi del fatto che suo fratello maggiore facesse il fotografo proprio nel capoluogo Lombardo, cosa che gli permetteva di attirare l'attenzione delle ragazze, le quali gli ronzavano spesso attorno, o comunque evitavano di ignorarlo come invece avrebbero giustamente fatto senza quella sua importante parentela, sperando di poterlo prima o poi utilizzare come trampolino per la concretizzazione del proprio sogno, o meglio della propria illusione.Era un pomeriggio di una serie di giornate afose, mia sorella dopo essersi mangiata la solita insalata che avevo preparato per pranzo era uscita, io ero rimasto in casa per lavare i piatti e passare un po' di tempo su internet, tra immagini sceme e news di mercato per la mia squadra del cuore, oltre che a chattare su facebook con alcuni degli amici con i quali avevo passato la serata precedente davanti ai soliti litri di bevande alcoliche. Mario, che io chiamavo Rio(o meglio, Ryo, come il personaggio di uno diei nostri cartoni dell'infanzia, I Cinque Samurai), mi fece sussultare con una indiscrezione che riguardava proprio mia sorella:- Vecio, ma tua sorella che va dal Pade?- Eh? Chi te l'ha detto?- Lui, era su FB un'oretta fa, ha detto "e oggi di nuovo la sorella del Cise(che sarei io)!"Era chiaro, Giovanni faceva promesse in cambio di "attenzioni speciali", nel perfetto stile dei ...
    ... tanti truffatori che si vedevano nei programmi di giornalismo d'inchiesta che andavano in onda nelle TV in prima serata. Mia sorella, imbecille com'era, ovviamente gli dava corda. Cercai di informarmi meglio:- Sai dove sono andati?- In genere le porta lì del vecchio fienile di suo zio, è sempre desertoLo salutai, mi misi una maglietta ed un paio di scarpe ed uscii, incamminandomi verso il luogo in questione, un po' alterato. Sapevo che mia sorella poteva fare quello che voleva con la sua vita, ma mi seccava che si comportasse in maniera così stupida con un individuo inetto come quello.Il fienile era poco lontano, vicino al bosco e sotto al colle che affiancava il mio piccolo paesino. Ci arrivai in un quarto d'ora circa di camminata a passo abbastanza spedito. Davanti al fienile non c'era anima viva, decisi di fare il giro passando per il prato: girato l'angolo, eccola lì la Punto nera di Pade, e appena girato l'angolo lui stesso, che era seduto sul sedile del conducente, mi notò e si allarmò, facendo alzare in tutta fretta mia sorella Marta che era chinata su di lui in una pratica inconfondibile. Imbarazzatissimi si ricomposerò, lei uscì dalla portiera e mi chiese che cosa ci facessi lì, io con tono a metà tra il sarcastico e l'irritato risposi "nulla, stavo passeggiando", cosa alla quale non sapeva rispondere. "Andiamo a casa", aggiunsi, lei con il senso di vergogna che aveva addosso non osò nemmeno obiettare e acconsentì. A Pade non rivolsi la parola, decisi di rimandare la ...