Il maglione bianco (cap. 1)
Data: 02/11/2017,
Categorie:
Prime Esperienze
Autore: pierpatty6151, Fonte: Annunci69
E' Sabato, giorno di mercato. I banchi traboccano di colori e profumi delle golosità montane. Gli urlanti Ambulanti si sbracciano nell'esaltare salumi, frutta e verdure genuine.
Le massaie tra una chiacchiera, un pettegolezzo e un cordiale saluto fanno le provviste settimanali.
I montanari hanno momentaneamente abbandonato l'isolamento d'alta quota, e si esibiscono in vivaci saluti, invitandosi al pomeridiano "bicchierino di rosso".
In quest'ambiente d'altri tempi, gironzolo senza meta. Mi sento traslato all'epoca delle mie corse in pantaloncini corti, in mezzo a questi stessi banchi.
Canute signore e orgogliosi paesani mi salutano sorridendo, rispondo e sorridendo per educazione, anche se non mi ricordo di tutti, ma loro mi riconoscono. e questo mi basta.
Tra un saluto e un " come ti va?", sono coinvolto da un esuberante gruppetto di "vecchietti", che non sentendo ragione mi arruolano nel loro rito pomeridiano del bianchino con focaccia, salame e formaggio.
Mi ritrovo nel loro rustico capanno-ritrovo. Il primo bianchino va giù nel triste ricordo di chi non c'è più a far baldoria sotto questo pergolato. I vecchietti fanno a gara nel ricordare e raccontare aneddoti gioiosi, amorosi e birichini della loro lontana gioventù.
Le ore passano, le bottiglie di artigianale bianco e rosso si svuotano. Le fette di salame, di pancetta, di formaggio, magistralmente decanati dagli artigiani macellai, spariscono nella calda focaccia.
Altro che i cittadini ...
... apericena, qui la gioia di vivere invecchiando insieme si sente palpabile e saziando l'anima.
Il sole sta scendendo dietro il monte, Qualcuno ha tirato fuori un sacchetto di castagne. Nulla di più invitante e senza programmare nulla qualcuno le sta incidendo, qualcun altro accende il falò, e spunta la vecchia padella forata dal manico lungo che negli anni ha cotto quintalate di caldarroste. Le bottiglie vuote si accumulano, e sono velocemente sostituite dalle piene, arrivate dalle vicine cantine.
Come spesso succede il tamtam paesano è partito e senza pregiudizi o particolari inviti arrivano altri a ingrossare quest'allegra brigata. Spuntano anche mogli, figlie o sorelle che preoccupate, vengono a vedere che stanno combinano i loro maschi, e invece rimangono coinvolte in questa estemporanea baldoria. Il gruppo aumenta, il vociare anche, le risate si sprecano, le seggiole finiscono e si rimedia con rudimentali panche fatte con tavolacci appoggiati a grossi ceppi.
Non importa chi hai a fianco uomo o donna, giovane o vecchio è lo stesso.
Spunta una fisarmonica e la bicchierata si trasforma in montana festa estemporanea.
Non so se vi è mai copiato di vedere una sconosciuta e avere la sensazione di conoscerla, senza ricordare né quando né come l'avete conosciuta. Stasera ho questa imbarazzante sensazione da quando ho visto quella signora con i capelli neri raccolti in un'ordinata coda. La osservo e non la ricordo. Il suo sorridente viso, il suo sinuoso corpo, mi dovrebbe ...