1. Scopato da due focosi camionisti nella doccia di un autogrill!


    Data: 21/10/2019, Categorie: Gay / Bisex Autore: NiceDriver28

    ... mi baciava le natiche. Intrufolandosi con la bocca tra le stesse, iniziò a leccarmi il buco del culo ad un ritmo così veemente che quasi mi penetrava l’ano con la lingua. Mi tenevo aggrappato all’ elastico della tuta di Maurizio per non perdere l’equilibrio mentre lui mi spingeva con la testa sul suo cazzo aumentando sempre di più il movimento pelvico. Intanto Raffaele si rialzò e lo sentii, per un attimo, trafficare con i bottoni del suo jeans. Ad un tratto avertii qualcosa di caldo sbattere violentemente sulla mia natica destra, qualcosa di molto, molto grosso. In quel momento, col cazzo di Maurizio in bocca, pensai che Raffaele avesse tirato fuori qualche aggeggio particolare ma si avvertiva, dal calore, che non era affatto qualcosa di inorganico. Era carne, vera, pulsante, vogliosa. Ebbi un sospetto, sempre mentre il cazzo di Maurizio mi scopava la bocca, allungai una mano all’ indietro e cercai di toccare quell’ arnese che mi sbatteva sulle natiche. Lo afferrai, a mala pena, con la mano ed ebbi conferma di quello che pensavo: Raffaele era dotatissimo. Possedeva un cazzo enorme, sia di lunghezza che di circonferenza. Istantaneamente al mio tastare pensai che, semmai avesse dovuto penetrarmi, avrei provato molto dolore e quindi ritrassi la mano, tolsi la bocca dal cazzo di Maurizio e mi alzai di botto. Ebbi solo il tempo di dire: “No…..” che repentinamente quei due tori, ormai imbestialiti, mi girarono. Mi ritrovai così con le natiche che premevano vicino al cazzo nudo ed ...
    ... insalivato di Maurizio e di fronte a Raffaele. Abbassai per un attimo lo sguardo e vidi quel cazzone abnorme che poco prima avevo solo tastato, sparato fuori dai jeans. Raffaele, trovandosi viso a viso con me, mi ficcò la lingua in bocca talmente tanto brutalmente da togliermi il respiro e poi, spingendomi per la nuca, mi fece inchinare. Mi abbassai, di pochissimo, e già mi ritrovai la sua rosea ed enorme cappella sotto le narici. L’odore del suo cazzo mi inebriò. Avrei voluto dire ad entrambi di fermarsi un attimo, che mi stavano sballottando troppo e, pertanto, di fare più piano, ma non ne ebbi il tempo. Mi ritrovai tutta la bocca occupata da quel cazzone smisurato, talmente grosso che facevo fatica a tenerlo nel cavo orale. Intanto Raffaele mi spingeva con la testa e cercava di farmelo ingoiare tutto provocandomi degli inevitabili conati di vomito.
    
    : “Oh Raf“, lo richiamò Maurizio che nel frattempo aveva preso a forzarmi il buchetto con le dita “vacci piano, così lo soffochi!”. Afferrai Raffaele per le tasche posteriori dei jeans e tirai, tentando di provocare uno spostamento all’ indietro del suo bacino per far sì che il suo cazzone mi uscisse dalla bocca ma non ci riuscii, lui spingeva la mia testa sempre più a fondo. Avevo gli occhi pieni di lacrime, conseguenza inevitabile del sentirmi la gola oppressa, li tenevo socchiusi e vedevo le due aquile del cinturone avvicinarsi e distaccarsi dalla mia visuale ad un ritmo incalzante. Ad un certo punto, però, Raffaele decise ...
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