Scopato da due focosi camionisti nella doccia di un autogrill!
Data: 21/10/2019,
Categorie:
Gay / Bisex
Autore: NiceDriver28
La storia che sto per raccontarvi è avvenuta a maggio dello scorso anno in un autogrill nei pressi di Firenze. Mi trovavo in viaggio sull’ A1 Milano-Napoli, erano le due di notte e nonostante l’aria, a quell’ ora, fosse piuttosto fresca, guidavo con il finestrino aperto per far sì che il vento proveniente da fuori mi tenesse sveglio. Non avevo ancora raggiunto la destinazione che mi ero prefissato ma, essendo in viaggio da diverse ore, la stanchezza cominciava a farsi troppo insistente e così, nonostante mancasse poco per arrivare alla meta, decisi di fermarmi per riposare un po’ per poi, magari, ripartire al mattino presto.
Entrai nell’ autogrill per comprare una barretta di cioccolato e vidi, sui cartelli che indicavano la direzione della toilette, un’ icona che raffigurava il servizio docce. : “Bene”, pensai fra me e me, “su questo autogrill ci si può fare la doccia. Ne ho proprio bisogno!”. Scesi al piano sottostante per verificare le condizioni igieniche in cui le docce riversavano e, dopo aver appurato fossero gradevolmente pulite, mi recai in macchina a prendere il bagno schiuma, l’accappatoio ed i vestiti per cambiarmi. Misi il tutto in uno zaino e rientrai in autogrill scendendo nuovamente al piano inferiore in cui vi erano i bagni e le stanze per le docce. A quell’ ora l’autogrill era pressoché vuoto. Ai piani inferiori, poi, non c’era proprio nessuno, a parte due uomini che parlavano fra di loro nel piccolo corridoio che portava alle docce. Erano due ...
... camionisti, lo intuii dal fatto che parlavano di cose tecniche proprie dei tir: di rimorchi, di bisarche e via dicendo. Uno di loro aveva all’ incirca una quarantina d’anni, alto, moro, i capelli leggermente lunghetti ingelatinati raccolti in un codino ed indossava una tuta dell’ adidas nera a strisce bianche.
L’altro, un po’ più basso ma di corporatura più massiccia, sembrava più giovane di qualche anno. Non credo superasse i trentacinque. Era pelato, con una bandana sulla testa, indossava un bomber di pelle nera che, aperto sul davanti, faceva intravedere una canotta nera di quelle che hanno la tramatura a rete ed un jeans aderente, sdrucito alle ginocchia, con una cintura che riportava, sull ’ardiglione, due aquile. Era sicuramente una cintura molto appariscente quella e, mentre passavo dinanzi a loro per andare verso le docce, il mio sguardo si focalizzò proprio sulla cintura, in quanto cercai di decifrarne il disegno. In quel momento, il ragazzo che indossava la cintura si tastò il pacco ed io, istintivamente, richiamato all’ attenzione da quel movimento, distolsi lo sguardo da quella direzione e lo alzai verso i due uomini che, prima, abbozzarono un sorriso e, poi, si guardarono fra di loro.
Chi sta su questo sito dovrebbe ben sapere cosa indicano un paio di sguardi lanciati in quel modo nei posti ove è più semplice si possano verificare situazioni di sesso. Sono sguardi fugaci, agli occhi degli altri impercettibili, ma dalla prospettiva di chi quegli sguardi li lancia e li ...