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Rapsodia veneziana
Data: 23/10/2019, Categorie: Scambio di Coppia Autore: Spettro82
A quella festa, rapito dall' atmosfera di una Venezia ovattata dalla neve, ci ero finito un po' per caso. Come per caso la mia passione per l'erotismo scritto mi aveva fatto scoprire un mondo di sussurri e tentazioni navigando sul mare della rete. Mi aveva invitato il padrone di casa, un uomo raffinato che aveva spezzato le catene del perbenismo e amava organizzare serate a base di pietanze raffinate, buona musica e sesso senza falsi pudori. Lo avevo conosciuto sul sito che frequentavano anche gli altri ospiti della serata. Mi venne ad accogliere con la moglie Sandra, una bellissima quarantenne con un passato da modella, quella che si sarebbe potuto definire una donna "trofeo" se non fosse stato per la sua contagiosa simpatia e l'intelligenza decisamente superiore alla media. Alla serata erano state invitate altre quattro coppie, tutte del nordest. Non conoscevo nessun altro, fatta eccezione per la bellissima moglie di una coppia trentina che avevo conosciuto e apprezzato oltre che per il corpo che sembrava un inno al peccato, anche per la sua personalità magnetica, che sembrava essere la somma tutto quello che in una donna potessi desiderare. Il destino a volte gioca con le nostre vite, intrecciandole in modo imprevedibile, rimasi di sasso quando riconobbi i bellissimi occhi azzurri di un altra donna che avevo conosciuto online, l'amore per la poesia e la libertà di pensiero non era l'unica cosa che ci univa, ...
... tra noi si era instaurata un intesa che avremmo voluto trasformare in qualcosa di più caldo e proibito ed ora il destino ci aveva messi una di fronte all'altro. Lo scherzo più crudele era che io non ero li per amarle, bensì per vendere i loro corpi, in un gioco perverso che Luciano, il padrone di casa aveva progettato con cura e fantasia. La prima parte della serata volò via in modo piacevole, parlammo e mangiammo con gusto, ottimo vino servì a slacciare qualche bottone e far cadere le inibizioni. Ben presto le coppie si appartarono, scambiandosi nell'atmosfera surreale dell'antico palazzo Veneziano i preliminari di una notte di piacere. Sentimmo suonare il campanello, quando Luciano andò ad aprire la porta ai quattro giocatori di Rugby che aveva invitato alla serata, capii di non essere l'unico singolo che sarebbe stato presente. Tutti gli elementi erano al loro posto e la giostra ormai poteva incominciare a girare. Il gioco nella sua perversione aveva regole di una semplicità disarmante. Ogni marito avrebbe dovuto spingere la propria moglie ad impressionare me e Luciano con atti di oscena lussuria, ricevendo una valutazione della loro troiaggine che andava da una a dieci monete d'oro, lo stesso conio che avrebbero dovuto usare per riscattare all'asta la loro donna e se lo desideravano quante più possibili tra le altre per passare il resto del week end a godere del loro corpo. Chi non fosse riuscito a ottenere nulla si sarebbe ...