Maremma, sogno di un incontro....
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: zvi
... stessi: stiamo assaporando la vita. Ne stiamo succhiando il midollo come diceva quel professore nel film “L’attimo fuggente”. Si, stiamo cogliendo l’attimo, vogliamo vedere quanta adrenalina siamo capaci di produrre, quanto riusciamo a reggere un gioco di sesso totale. È una sfida con noi stessi.
La vedo viva, sento il cuore che batte, padrona del suo corpo e delle sue decisioni. Sento che lo vuole, che desidera donarsi tutta a me, senza bisogno di chiedere, e mi chiederà altrettanto, mi scoperà perfino la mente. Abbiamo voglia di godere una giornata di puro sesso non convenzionale, non adatto ai deboli di cuore. Le prendo la mano e ci guardiamo negli occhi. Sorride leggermente imbarazzata. La sua mano dev’essere fredda. La massaggio con calma e forza, la stringo e la rilascio. Continuiamo a guardarci e ridiamo ancora. Brividi di eccitazione mi percorrono nuovamente la spina dorsale.
“Ma cosa mi stai facendo fare?” trilla lei con uno sguardo fintamente indignato.
“Stai solo tirando fuori ciò che è dentro di te sepolto da un mucchio di convenzioni e convenienze sociali. Da un tuo stato, da una tua decisione repentina. Stai per concederti di verificare cosa si prova ad essere femmina ancorché prima che donna” rispondo anche se so che lei lo conosce bene questo stato, vuole solo giocare alla parte dell’ingenua. Riesco quasi sempre a sdrammatizzare le situazioni, a svestirle di tutto ciò che è superfluo e non funzionale alla situazione. Mi strappa un sorriso: “Sei un ...
... gran volpone…ma mi piace questa sensazione…. mi sento una principessa oggi!”. Mi sento davvero tranquillo ora che la conversazione è diventata più sciolta, naturale. Scherziamo come vecchi amici, siamo a nostro agio.
Per un attimo mi dimentico anche del perché mi trovo li. So che la guardo e lei mi guarda. Certo i vecchi amici sono più prudenti con gli sguardi. Lei invece non lesina le sbirciate maliziose, e io le sto fasciando con le mie occhiate tutto il corpo. Ogni tanto sporge avanti il busto per accentuare la curva del seno, gioca un po’ a provocarmi. Ed entrambi ci osserviamo con bramosia. Sono eccitatissimo e credo che lei se ne sia ampiamente accorta. Ma io non voglio sfuggire, voglio salire velocemente ed abbandonarmi finalmente a questo gioco che mi sta consumando dentro in una piacevole spirale di emozioni. La fisso. Il suo sguardo trabocca lussuria allo stato puro; si avvicina muovendosi provocantemente e mi si struscia contro. È un attimo e poi le mie mani si impossessano con autorità dei suoi glutei afferrandoli per stringerla a me, ne saggiano la consistenza. Mi si blocca il respiro per l’emozione. Respiro affannosamente e con trasporto accosto le mie labbra a quelle di lei con il cuore che batte all’impazzata. Mi sembra addirittura di percepire i singoli fiotti di sangue percorrermi le vene, tutti i miei sensi si acuiscono e la mia sensibilità decuplica. Ci scambiamo vorticosamente lingua e saliva, chiudo gli occhi e poi li riapro e vengo rapito dalla sua ...