Maremma, sogno di un incontro....
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: zvi
In Maremma, dalle mie parti, nella campagna c’è una collina. Anzi, ce ne sono molte, ma una è come te: un po’ speciale.
Ora è tutta ricoperta da profumatissima erba medica che quando soffia la brezza proveniente dalla vicina costa trema alle raffiche come in un fremito di piacere e s’inclina tutta donando allo sguardo di chi l’osserva l’apparenza di acqua in movimento.
Su un fianco della collina un piccolo e ben curato vigneto porta gioia agli occhi. Sul versante opposto, ulivi nodosi svettano verso il cielo i loro rami contorti, quasi come stessero pregando e ringraziando Dio per averli fatti crescere in un posto così bello. Appena sopra al vigneto un piccolo vecchio roccolo, da tempo in disuso. Nei pressi una casa contadina in solida pietra, ristrutturata da poco. Sfoggia il suo nuovo lustro senza aver abbandonato quell'aspetto discreto e signorile, aristocratico, di casa padronale d’altri tempi. L’aria è satura dei profumi di questa stagione. L’autunno si incammina verso la sua fine, ma ancora non è l’inizio dell’inverno, e gli odori dei nuovi fiori della stagione (saluto colorato ad una estate ormai passata), dell’ultimo taglio d’erba e della salsedine marina si accavallano rendendo l’ambiente unicamente caratteristico. Un’esplosione di colori caldi e meravigliosi, i colori pastello intensi dal marrone della terra pronta alla semina fino al verde dei campi dove sta crescendo il grano fanno comprendere la grandezza della natura. Colori che neppure il più bravo dei ...
... pittori riuscirebbe a riprodurre fedelmente sulle sue tele.
Sul retro della casa un orto rigoglioso permette di raccogliere i frutti che generosamente ha prodotto per chi lo ha curato con amore e passione. Sul davanti della casa, a una cinquantina di metri di distanza, una quercia centenaria offre rifugio fra le sue fronde ai passeri, e in estate alle cicale.
Neanche i merli la disdegnano trovando il grande albero molto gradevole e il suo riparo sicuro dalle insidie dei rapaci.
La sua ombra è gradevole sempre ma particolarmente in estate per chi, sul tavolo imbandito lì sotto, consuma una colazione con la calma e la serenità che solo chi ha l’animo in pace porta dentro di sé. Entrando nella casa ci si trova in un bel salotto, dove un camino di grosse dimensioni è acceso per stiepidire l’ambiente e togliere l’umidità dall'aria di questi tempi ancora incerti. Non è freddo ma tuttavia in collina, verso il mare ed all'avvicinarsi della sera l’aria si fa frizzante ed è piena di fastidiosa umidità. Il fuoco che sta danzando sulla brace allegro e monello è una delle più piacevoli compagnie per chi lo gode.
Due vecchie e usatissime poltrone fronteggiano il camino ed hanno quell'aspetto di comodità così invitante che incoraggia a sprofondarcisi sopra. Anche il vecchio tappeto, dal disegno nomade e dai colori ancora così vivi nonostante il passare del tempo infonde serenità e concorre a creare un’accogliente atmosfera in quel salotto. Grande, spesso, morbido, caldo giace ...