Maremma, sogno di un incontro....
Data: 24/10/2019,
Categorie:
Etero
Autore: zvi
... sua pelle vibrare di piacere nell’attesa. Le chiedo di spogliarsi. Lei si alza e inizia a farlo. Al ritmo di quella musica che fino a quel momento aveva riempito in modo soffice ma intenso la stanza. Una continuazione della melodia con il corpo. Vedo la sua passione.
Capisco che il pensiero dell’incontro le procura un intenso tuffo al cuore, una sensazione di languore che le si irradia dentro, dalla pancia e risale lungo la spina dorsale sino ad esplodere sotto forma di migliaia di stelline dorate nella sua mente. Mi sembra quasi di sentire i suoi pensieri, espressi così compiutamente dal suo corpo in modo quasi fisico: “Ce l’ho fatta, alla fine sono riuscita ad avere la meglio sulla tua razionalità mantenendo un atteggiamento incalzante e stimolante, attingendo a piene mani al pozzo senza fine dell’esperienza accumulata nel tempo. Non lo confesserà mai ma, secondo me, ha dei trascorsi nel mondo della psicologia ed ha imparato a confrontarsi con i soggetti come me, sfruttando a suo vantaggio debolezze e zone d’ombra, costruendo invisibili cavalli di Troia, scovando crepe quasi invisibili e tramutandole in voragini strapiombanti direttamente nella mia mente”.
Il vestito, un tubino nero che la fascia in modo mirabile esaltando le sue curve e la sua sinuosità, si alza al ritmo dei suoi movimenti e flessuosamente scopre la sua pelle dorata centimetro dopo centimetro. Non porta il perizoma, dimenticato? Certamente no. Lo sa che a me piace saperla nuda sotto il vestito e ...
... sta accontentando i miei desideri. O forse sono anche i suoi?
Rimane in autoreggenti, nere con dei disegni a fiori, messe con cura in modo che la riga segua esattamente la curva posteriore della coscia, piena e tornita. E fuori delle autoreggenti lei, nuda, bellissima, immensa, dolcissima…
Sento che la sua figura si riempie al movimento colmo di piacere che hanno i miei occhi nel seguire il suo corpo statuario, pieno, maturo, consapevole della sensualità che prorompe inarrestabile….
La guardo, accarezzo con gli occhi ogni angolo della sua pelle, rimango estasiato davanti alla eleganza naturale che la possiede, alla bellezza del seno eretto e impudente, delle areole scure e gonfie con i capezzoli dritti che già pregustano il seguito della storia, alla curva dei fianchi, alla dolce sinuosità della sua pancia che termina sul monte di Venere, scrigno della femminilità. Si gira e vedo la lunghezza delle sue gambe, alte e affusolate, che escono dalle autoreggenti per aprirsi sulle meravigliose rotondità delle natiche: alte, sode, rotonde….
La nostra frequentazione ha fatto cadere molte barriere, compresa sicuramente quella di un’iniziale diffidenza. Siamo vigili ma la porta è aperta. Immagini flash di corpi indistinti, annodati, madidi di sudore prendono forma nei miei occhi ma sto sognando ad occhi aperti, turbine di emozioni incontrollate che stanno vorticando tra la pancia ed il cervello. Ne abbiamo parlato. È una specie di sperimentazione che stiamo facendo con noi ...