1. Le gemelle


    Data: 03/11/2017, Categorie: Sesso di Gruppo Autore: passepartout

    ... non poteva obbligarmi a disinfestare la casa ogni volta. Avevo acquistato la villetta, circa cinque anni prima, era stato mio cognato a segnalarmi la sua vendita, era una costruzione di pietra per questo mi era piaciuta fin dal primo momento, la manutenzione era minima, all’interno la pietra completava insieme al legno gli ambienti, il cotto della cucina e del salotto e il parquet delle camere, conferiva un aspetto caldo e confortevole all’ambiente, avevo fatto installare dei pannelli solari che mi permettevano di avere l’acqua calda per molti giorni e una caldaia per i riscaldamenti, il giardino non era molto grande e questo mi aveva permesso di tenerlo curato, dietro l’abitazione avevo un capanno degli attrezzi piuttosto grande, che usavo come autorimessa per il mio fuoristrada. Non distavo molto dal paese più vicino che era Acquapendente, una o due volte la settimana andavo a Viterbo per fare provviste, mi piaceva quella vita ritirata e poi i vicini erano tutti cordiali. Le gemelle, suonarono il clacson della loro Opel Corsa appena dopo le quattro del pomeriggio, ero sdraiato su una sedia a dondolo posta sulla veranda, proprio davanti al cancello automatico, presi il telecomando e aprii, Bianca suonò ripetutamente il clacson, così fui costretto a ricordarle che da quelle parti, il rumore era piuttosto molesto, ma erano fatte così le ragazze, esuberanti. Chiesi loro com'era andato il viaggio e se avevano fame, risposero che si erano divertite, ci avevano messo poco tempo ...
    ... per arrivare e che avevano mangiato prima di mettersi in viaggio. Le aiutai a scaricare le due valigie che portavano e chiesi loro cosa mai avessero messo in quei due pesanti bagagli considerato la loro breve permanenza, mi sorrisero maliziose, dopotutto erano donne, io non potevo capire le loro esigenze. Le accompagnai nelle loro stanze e le aiutai a sistemare i vestiti negli armadi, poi vollero vedere la mia stanza, le accontentai, mi chiesero come mai era così spartana, dissi loro che a me andava bene così, Chiara disse che era contenta che la mia stanza fosse adiacente alle loro, perché se avesse avuto paura di qualche cosa sarebbe corsa a svegliarmi, le tranquillizzai dicendo loro che nulla le avrebbe spaventate. Le spinsi a chiamare Laura per avvertirla che erano arrivate sane e salve, e approfittai per parlarci anche io, mi raccomando Paolo, mi disse, controllale, ultimamente si comportano in modo strano aggiunse, la rassicurai e l'invitai a venirmi a trovare, magari sola, una volta o l’altra, sorrise e mi promise che ci avrebbe pensato, magari dopo l’estate. La sera prima di cena le gemelle mi chiesero se potevano fare il bagno, certo risposi, le accompagnai e riempii la vasca, mi dissero che l’avrebbero fatto insieme. Così mentre Bianca e Chiara erano immerse nell’acqua calda, io preparai una cena a base d' affettato e formaggi, presi una bottiglia di vino rosso dalla mia cantina e preparai la tavola. Alle otto chiamai forte dalla cucina per farmi sentire al piano di ...