Nascita di una slave
Data: 25/10/2019,
Categorie:
Dominazione / BDSM
Autore: eos76
... pomeriggio e non ho mangiato altro che tre biscotti a colazione e una caramella) e stanchezza, ripercorro con la mente le nostre ultime conversazioni.� non vedo l�ora di mettere la lingua su tuoi anelli� quando sarai qui sarai mia e farò di te tutto ciò che mi piacerà, ti inculerò a sangue, mi farai tutti i pompini che ti chiederò e ingoierai tutto� Voglio sborrarti nella fica, voglio riempirti di sborra il culo� Sei la mia cagna, ti farò godere come una cagna in calore, ti sfondo il culo, te lo rompo.. mi prenderò ogni piacere possibile��Mi chiedo se farei meglio ad avere almeno un po� di paura. Ma non ne ho. Oltre a fidarmi ciecamente di lui che mi conosce in ogni mia espressione, mi sento grandemente fremere.Una mano mi scivola automaticamente alla fica. Inizio a toccarmi lentamente. Poi mi fermo. Mi voglio riservare ogni piacere per quando avrò il suo corpo nudo sopra di me.Mi lavo in fretta, scelgo il primo abito che mi passa tra le mani. asciugo i capelli alla meno peggio e prima di uscire dalla mia stanza d�albergo mi guardo allo specchio.E mi viene da piangere. No... decisamente ho tutto fuorchè un corpo da puttana. Il culo non è sodo, le tette dopo la dieta sono praticamente scomparse e le cosce sono fiacche e grosse.�Sono giù� mi scrive.Mi scuoto. Scendo di corsa e lo raggiungo nel parcheggio dell�albergo. Salgo in macchina.Lui ha un sorriso luminoso. Mi chiede come sto, come ho viaggiato..La sua voce mi ubriaca. Lo guardo. Gli guardo gli occhi, la ...
... bocca, gli guardo le spalle, le braccia, le mani� quelle mani che sanno toccarmi e farmi godere più delle mie, guardo il suo petto, scendo con gli occhi alla cintura, scendo alle gambe� Sono eccitata.Semplicemente non vedo l�ora di arrivare a casa sua e spogliarmi davanti a lui e lasciare che lui mi faccia ciò che vuole e che sa.Non mi rendo nemmeno conto di essere già arrivata. Scendo dall�auto. Meno male che fa caldo, molto caldo. Almeno ho la scusa pronta per non sentirmi in imbarazzo del lieve cedimento che sento alle ginocchia.Saliamo in casa e appena entrati lui si toglie la camicia. Ha lo sguardo malizioso, di quelli che non si possono fraintendere.�Hai fame? Sete? Vuoi qualcosa?�SI vorrei rispondere. Ho fame, sete, caldo, freddo, sono stanca, eccitata, confusa, tremante.. le ho tutte�Dico solo �no.. nulla di nulla�. Sorrido.Lui mi abbraccia. Forte.Ok.. penso che adesso sarebbe il momento giusto per morire. Il cuore inizia a battermi forte e il respiro accellera.Gli bacio il collo. E gli lecco delicatamente il capezzolo sinistro. Lo succhio e lo mordo.� Vieni di là puttana. Lo sai che sei in mio potere, vero?�E tu lo sai che non desidero altro, vorrei dirgli�Mi prende per mano e lo seguo nella sua camera. Quella camera in cui ho avuto millemila orgasmi mai provati prima.. quella camera in cui ho sentito il suo cazzo penetrarmi dappertutto, quella camera in cui l�ho leccato dappertutto e in cui ho scoperto che il dolore è più eccitante del piacere..�Spogliati e fammi ...