1. La vicina


    Data: 25/10/2019, Categorie: Etero Autore: Durex09

    La storia che sto per raccontarvi risale ad una quindicina di anni fa, frequentavo l 'università e vivevo da solo in un appartamento di un palazzo del centro storico Palermitano.
    
    Era una serata calda di Giugno, in Sicilia diventa difficile studiare quando il caldo comincia a farsi sentire, così mi ero fermato di studiare per godermi un po di frescura sul balcone. Mi adagiai su una vecchia poltroncina che avevo messo fuori e cominciai come d'abitudine a scrutare il cielo stellato, era una cosa che mi faceva rilassare parecchio. Ad un tratto sentii gridare la coppia che viveva nel mio stesso pianerottolo, le loro imposte era aperte come le mie per la temperatura estiva, e questo mi permetteva di distinguere chiaramente le loro parole, stavano litigando e se le dicevano di santa ragione. Ad un certo punto si sentì una voce femminile dire: " Sei il solito bastardo, vai a farti fottere , esci da casa mia!!". Poi una porta che si chiudeva. Dopo qualche istante sentii il singhiozzo di una donna. Apparve sul balcone di fianco al mio, nonostante abitassi lì da due anni non l'avevo mai incontrata, era una bellissima donna sui 25 anni, mora, capelli ricci corti.Non si era resa conto della mia presenza, mentre appoggiata ad una delle persiane della sua camera continuava a piangere. Così feci come per tossire, cercando di farmi notare: "uhm... posso aiutarti in qualche maniera e mi avvicinai" .
    
    Ebbe un sussulto, non mi aveva proprio notato, così cercai di scusarmi: "perdonami non ...
    ... volevo spaventarti, ma non potevo neanche rimanere indifferente al pianto di una bella donna" , dalla tristezza il suo viso passo' subito al sorriso, e mi rispose dicendomi:" che vuoi dire che se ero brutta potevo piangere per tutta la notte", sembrava anche simpatica oltre che veramente bella. Continuammo a parlare per qualche minuto e le proposi di bere qualcosa insieme, avevo un frigo bar ben attrezzato.
    
    In realtà avevo un paio di Corona è una bottiglia di vodka alla fragola, ma poteva bastare a farci conoscere meglio. Mentre beveva la sua birra mi parlò un po di lei,era al quarto anno di giurisprudenza, veniva da un piccolo paesino dell'entroterra siciliano, e per pagarsi gli studi faceva piccoli lavoretti come dare ripetizioni, o fare la baby sitter, e alcune volte la chiamano in un club per sostituire le loro cameriere che davano forfait. Finite le birre avevo tirato fuori dal congelatore la vodka, e dopo i primi due bicchierini aveva cominciato a raccontarmi della lite con il suo ragazzo.
    
    L'aveva beccato a letto con la sua migliore amica: " Lui è quella puttanella ti rendi conto? Scopavano già da un paio di mesi e se la spassavano" anche il suo linguaggio era diventato più confidenziale e scurrile, al quarto bicchiere di vodka la discussione era finita sul sesso:
    
    " Cosa ha gli ha fatto quella puttanella che io non gli ho fatto?"
    
    Io che non ero più lucido di lei, le dissi: "Sai noi maschietti alcune volte perdiamo la testa più che altro per le porche che ci ...
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