1. La vicina


    Data: 25/10/2019, Categorie: Etero Autore: Durex09

    ... fanno, o ci danno, quello che altre non sanno fare o non vogliono dare"
    
    Lei si adirò alle mie parole, si alzò di scatto e mi disse con provocazione:
    
    "Ma mi hai vista!"
    
    Solo in quel momento notai che indossava una t-shirt senza reggiseno, e un pantaloncino che mostrava in tutta la sua bellezza un gran culo. Per tutto il tempo che l'avevo avuta davanti ero stato impegnato a fare la figura del vicino strafigo, e non avevo notato quanto fosse sexy vestita in quella maniera.
    
    " Guarda che culo, e che cosce" e nel frattempo con le mani si tastava i punti di cui parlava.
    
    Presi nuovamente la bottiglia di vodka e riempii il suo è il mio bicchierino.
    
    "Forse mi sono espresso male" le dissi " tu sei una strafiga ma magari lei sa fare qualcosa....." E lasciai cadere la frase a metà.
    
    Mi alzai per posare il bicchierino sul tavolo e me la ritrovai a pochi cm e incazzata:
    
    "Tu pensi sul serio che io non sappia fare un cazzo di pompino"
    
    Nonostante era arrabbiata e scurrile mi faceva effetto sentire il suo odore e avere le sue labbra così vicine , così la provocai ancora e le dissi:
    
    " si! Siete tutte brave con le bocche, ma solo quando si tratta di parole"
    
    Perse il lume e provo' a colpirmi, le afferrai di scatto la mano e rimasi a guardarla per qualche secondo, forse era l'effetto dell'alcol ma mi sembrava che i sui occhi mi chiedessero di baciarla così la strinsi a me e la baciai, la mia lingua in realtà sembrava volesse scoparla, più che baciarla. Le infilai le ...
    ... mani sotto la t shirt, e le carezzai il seno i suoi capezzoli erano durissimi,così li pizzicai. Lei ansimò tra il dolore e il piacere.
    
    Scesi con le mani prima lungo i fianchi, poi le strinsi i glutei e la tirai a me, allora la spinsi con delicatezza fino a farla poggiare sul divano, mi liberai della mia camicia e ricominciai a baciarla, mentre con le mani mi liberavo del suo pantaloncino. Lei agevolava tutti i miei movimenti liberandosi dei suoi vestiti, permettendomi così di averla nuda tra le mie braccia.
    
    Portai la mia mano tra le sue cosce, le spostai le mutandine e cominciai a carezzarle le grandi labbra poi il clitoride e infine la penetrai con le dita, era bagnatissima.
    
    Ansimava e mugolava, sino a quando non prese l'iniziativa:
    
    "Vediamo se sono una brava con la bocca, o con le parole"
    
    Afferrò il bordo del pantalone in cotone che indossavo e lo tirò giù con un movimento rapido, tirò fuori il mio cazzo dai boxer e comincio un lavoro con la bocca che non dimenticherò mai.
    
    Inghiottiva con un paio di movimenti solamente il glande giocandoci con la lingua, e poi di colpo lo prendeva quasi fino alla radice, questo mi faceva impazzire, così tanto che rischiavo di venire subito, così la sollevai di peso e la posizionai a gambe aperte sul divano. Le leccai prima il clitoride, mentre con le dita le scopavo la figa,dopo qualche minuto di questo servigio avevo troppa voglia di prenderla i suoi mugolii mi eccitavano da impazzire così, le poggiai le gambe sulle mie ...